mercoledì 29 dicembre 2010

Il messaggio segreto del papero.

Di solito, se ho il giorno libero, piove. O fa molto freddo. O tutti sono a lavorare.

Oggi invece c'era un sole stupendo, una temperatura primaverile, con Rafa in vacanza, gli amici in giro per il centro, tutti i negozi aperti e alla Fnac uno sconto speciale: ottima occasione per comprare dei fantastici regali di Natale.

Mi sembrava di essere una turista nella mia cittá. Siamo saliti sulla Torre de Oro per vedere la vista della cittá dall'alto, siamo entrati in un museo di carrozze assurdo e deserto, e abbiamo pranzato nel miglior ristorante di Siviglia nel quale ho ricevuto un'importante chiamata: mi hanno dato una borsa di studio di un anno per lavorare alla Biblioteca Universitaria!!!

Tutto troppo bello per essere vero, no?
Quando le cose sembrano andare troppo bene, ho paura di svegliarmi e rendermi conto che era solo un sogno.

Dopo la bella notizia siamo andati a leggere nei giardini del Alcazar. Io cercavo il mio amico gatto ma non l'ho trovato. In compenso, sono stata perseguitata da un papero: cosa alquanto strana, perche di solito i paperi scappano da me perché cerco sempre di accarezzarli.

Insomma, questo papero mi fissa e mi parla. Apre il becco, e si avvicina sempre piú. Rafa dice che lo fa perché ha fame ma io gli ripeto che non è cosi, che il papero ha qualcosa da dirmi.
Purtroppo peró non ci capiamo, lui continua ad aprire il becco senza emettere suono mentre io gli dico "ma papero mio, cosa vuoi dirmi?". Ci guardiamo intensamente negli occhi. Sembrano occhi di dinosauro! Sono gialli e piccoli sullo sfondo di penne colorate.

Lascio perdere il papero e mi immergo nella lettura di un libro bellissimo appena comprato. Mi assale la sensazione che la giornata di oggi sia solo un sogno.

All'improvviso uno spavento, qualcosa che mi tocca la gamba e mi tira il laccio dello stivale, urlo e mi alzo di scatto.
Tutto è uguale a prima: sono all'Alcazar con Rafa, c'è il sole, mi hanno dato la borsa di studio...allora non è sogno!
Ci voleva un papero che mi mordesse la gamba per farmi capire che quella di oggi è stata veramente una giornata speciale.

Domani gli porto un po' di pane, lo prometto.

lunedì 27 dicembre 2010

Maledetti regali di Natale!

Gente che ti trascina per la manica, che salta la fila, che ti aggredisce, che si incazza, che lascia i bambini allo stato brado stesi per terra e tu devi cercare di non calpestarli, che tira i libri per terra, che non sa né il titolo né l'autore né l'argomento di un libro ma pretende che tu glielo trovi perché lui era sicuro di averlo visto in libreria due anni fa.....oooooooooooohhhhhh???!!! Ma stiamo scherzando?
E la crisi? Ma la gente in teoria non doveva avere soldi, giusto?
Qua in Spagna i regali si danno il giorno dei Re Magi, quindi la strada da percorrere è ancora lunga.

sabato 18 dicembre 2010

Le novitá del Natale.

In questi giorni arrivano libri assurdi, tipo:
- "La bibbia del Real Madrid"
- "Guida per la sopravvivenza in caso di catastrofi naturali."
- "Il manuale per cuccare di Barney Stinson."
- "Manuale per parlare con gli angeli."
- "Perché le giapponesi sono magre? Il segreto della dieta nipponica."
- "Tutto ció che puoi costruire con le tue mani."
- "Essere il capo di se stessso e lavorare 3 ore al giorno."
- "Insetti e ragni di tutto il mondo."
- "Il gran libro dei cristalli."
- "Il gran libro dei cristalli parte seconda."
- "La donna multi orgasmica."
-"La coppia multi orgasmica."

Per non parlare dei libri assurdi che chiede la gente e che non abbiamo!!!

L'incapacitá di mettere un libro a posto.

Gentile cliente che tiri fuori un libro dal suo posto, capisco che poi non ti ricordi esattamente dove rimetterlo, e allora lascialo fuori, appoggiato e visibile da qualche parte.
Ma non lo infilalare negli autori che iniziano con la "A", se è un libro di Oscar Wilde.

E se di nascosto prendi il libro del Kamasutra e lo vai a leggere nella sezione di filosofia perché ti vergogni di farti vedere davanti alla sezione di letteratura erotica, almeno poi non lo mettere dietro i libri di Nieztsche!

sabato 11 dicembre 2010

Feng Shui

L'arrivo di ospiti è sempre una buona occasione per pulire e ordinare.
Quante cianfrusaglie, quanti oggettini, "questo lo metto qui se per caso mi serve" poi dopo mesi, se non anni, lo ritrovi, non l'hai usato ovviamente, e cosa fai lo sposti di nuovo o lo butti?
Quanti libri letti a metá, o letti per intero ma mediocri, film visti una volta e che sai che non ti verrá voglia di rivedere...ma cosa fai li butti?
Fogli, appunti, penne, pennarelli quasi scarichi ma non del tutto, candele bruciate a metá....

Cosa faccio li butto o li do via?
È quasi irresistibile questa voglia di disfarsi di oggetti, mi fa respirare un po' piu di libertá!

venerdì 10 dicembre 2010

Il destino, le probabilitá e il caos.

C'è chi interpreta i sogni, chi preferisce i tarocchi, chi le carte degli angeli, chi l'oroscopo oppure un po' di tutto messo insieme. O chi cerca un libro stile Paulo Coelho che ti dice che l'universo cospira affinché il tuo destino si compia.
Non so.
Io penso che, mai come ora, non posso fare altro che vivere alla giornata.
Non so quando resteró senza lavoro, non so se avró fortuna o no, non ho idea di come sará questo 2011 e perció in questo dicembre mi sono ripromessa di non fare maliconici bilanci sull'anno appena trascorso né di affannarmi e interrogarmi sulle probabilitá e le previsioni del mio futuro.
Mi aspettano 6 mesi di cambio in tutti i sensi e spero di avere la possibilitá, l'energia e la fortuna per poter concentrarmi su me stessa, vorrei cogliere tutte le occasioni possibili, aprire e chiudere tante porte e di districarmi alla meno peggio in questo gran casino chiamato "realtá" che sempre piú spesso sembra veramente Matrix.

domenica 21 novembre 2010

Missione segreta: prosciutto iberico.

La partenza di Rafa per Boston si avvicina sempre di piú, e quindi parliamo e speculiamo su come sará vivere lá per 6 mesi.

Una delle cose che piú preoccupa Rafa è il cibo. Oggi pomeriggio mi ha detto con un faccino da bambino piccolo "uffa, ma lá non c'è il prosciutto iberico..."

Al che gli detto "scusa ma ci hai giá vissuto un anno negli USA ed eri anche piú piccolo! Sei pure sopravvissuto senza Jamón!"

"Si, avevo dicassette anni, è stata dura, sono dimagrito un sacco. I miei non potevano mandarmi pacchi con del cibo perché li fermavano alla frontiera, allora usavano degli stratagemmi segreti".

"Tipo???"

"Mia nonna Victoria mi spediva degli album di foto, quelli di una volta, ad anelle e con le pagine grosse di cartone, metteva delle foto ma ogni tanto tra una pagina e l'altra metteva delle buste di prosciutto sottovuoto.Mia nonna Victoria è la miglior impacchettatrice del mondo. Impacchetta e spedisce tutto quello che vuole".

"Ahahahahah, sarebbe ottima per il contrabbando! Altri stratagemmi?"

"Si, un amico dei miei, Pepe González, fece un viaggio a Washington proprio quando anche io ero lí. Era l'anno 1998 e non avevamo ancora il cellulare. Mia mamma gli aveva dato una sporta de El Corte Inglés strapiena di prosciutto iberico. Avevamo appuntamento alle 11 davanti al Campidoglio, ma io arrivai un'ora tardi. Quindi lui camminava avanti e indietro, avanti e indietro nervosamente con questa borsa sospetta e la polizia lo fermó per perquisirlo. Non credevano alla storia del prosciutto, lo volevano portare al commissariato (sia Pepe che il prosciutto), ma per fortuna lui aveva con sé il passaporto e un certificato che diceva che è un medico, quindi i poliziotti si sono convinti che non era un tipo losco e l'hanno lasciato andare, pur dicendogli di non sostare proprio cosí davanti al Campidoglio, ma di mettersi un po' ad un lato. Cosí Pepe riusci a consegnarmi il prosciutto!!!"

mercoledì 17 novembre 2010

Modi di dire.

La lingua ed il suo uso riflettono strutture mentali ed interpretazioni del mondo.
Infatti mi sto divertendo un sacco a studiare i detti e i modi di dire in Castellano, in previsione dell'esame di domani.

Alcuni sono universali: ad esempio " a caballo regalado no le mieres el diente" cioé a caval donato non si guarda in bocca.

Di altri detti invece non ho trovato l'esatta equivalenza in italiano:
- "Ser un viejo verde", cioè essere un vecchio verde, vuol dire pensare solo al sesso.
-"Mirar con ojos de cordero", cioè guardare con occhi da agnellino, vuol dire essere innamorato.
- "Buscar los tres pies al gato", cioè cercare le tre zampe al gatto, vuol dire non cercare qualcosa che non c'è.
- " Por la boca muere el pez", cioè il pesce muore dalla bocca, vuol dire fare attenzione a ció che si dice.

Comunque, tornando "a caval donato non si guarda in bocca", sappiate che per molti anni mi sono chiesta il senso di questo modo di dire, perché ero convinta che donato non significasse regalato, bensí Donato come nome proprio del cavallo. E quindi mi chiedevo chi fosse questo famigerato cavallo Donato al quale non si poteva guardare la bocca!

martedì 16 novembre 2010

Novembre e nebbia.

Novembre per me è sempre stato l'anticamera del Natale. Inizia a fare freddo veramente (non a Siviglia però!), i miei genitori compiono gli anni (il che ha sempre significato dei bei pranzetti e dei regali). E poi con il compleanno di mio babbo, il 25 novembre, inizia veramente il conto alla rovescia natalizio. E l'emozione delle feste in arrivo.

Sono reduce da una settimana in Italia perché mi hanno dato le ferie proprio a Novembre. Delle ferie direi un po' sgaffe, ma comunque sempre gradite e che mi hanno permesso di stare con la famiglia, gli amici e i gatti nella terra natia, il che è sempre un gran piacere.

La nebbia, il grigio e il fatto che alle cinque del pomeriggio fosse giá praticamente notte mi hanno tolto un po' di vitalitá e sprint, ma le cose che mi hanno veramente sottratto energie vitali sono altre.

La negativitá. La maleducazione. La frustrazione sfogata in aggressivitá.

Le occhiatacce, le risposte maleducate, il non salutare, gli spintoni per strada, mai un grazie o un buongiorno....a Milano, Bologna o Ravenna. Non voglio generalizzare,
mi viene anche il dubbio che forse è sempre stato cosí ed io prima ero solo piú abituata.

Non voglio fare la moralista, perché in Italia con la situazione politica ed economica non c'è mica da stare allegri, peró insomma, un po' di calore umano...

Scusate lo sfogo, ma questa volta escludendo la mia famiglia e tanti cari amici che ho rivisto, mi son portata via dall'Italia tanta amarezza....

venerdì 5 novembre 2010

mercoledì 3 novembre 2010

Poker, sesso e marihuana.

"Non ce l'ha il libro 'Caspi di Marihuana'?"
"No, quello in concreto no. Ma ne ho altri. Ne ho uno carinissimo con delle ricette da preparare con la marihuana."
" No io voglio 'Caspi di Marihuana'. Non riesco a credere che non lo abbiate. È un classico."
" Eh no, mi dispiace ma non lavoriamo con il distributore di quella casa editrice".
E il cliente se ne va incazzatissimo.

"Poker avanzato".
" Ho vari manuali sul poker...bla,bla,bla,bla..."
"No, io voglio 'Poker avanzato', mica un manuale introduttivo, una roba da esperti".
E se ne va incazzatissimo.

"Dunque è una edizione di lusso del Kamasutra che viene con un dvd esplicativo. L'ho visto proprio qui alla Fnac 2 anni fa."
"Due anni fa...non è piu in catalogo, mi dispiace"
"Come???? Cioè, quindi lei non me lo vuole ordinare?"
"Non è che non voglio, è che non posso perché è fuori catalogo. Era una edizione limitata di due anni fa".
Lo becco dopo cinque minuti avvicinarsi a un mio collega e fargli la stessa domanda, incredulo, pensava che io non fossi capace e per sicurezza l'ha chiesto anche a lui perché "...sa, la ragazza nuova forse non sapeva come cercarlo...ah, non è in catalogo...ma come, era un' edizione bellissima!"
E se ne va indispettito.

"Vorrei un manuale per addestrare i falchi da caccia"
"Mmmmmm... prego?"
"Vorrei un manuale per addestrare falchi da caccia!" (Grazie per la spiegazione piú in profonditá).
"Mi dispiace, ma non abbiamo niente su questo argomento, neanche in catalogo".
"Ma io sono socio della Fnac. Devo avere un trattamento di favore no?!"
"Non dipende da questo. Io le posso offrire i libri in catalogo Fnac o al massimo le publicazioni di case editrici con cui lavoriamo, anche se non in catalogo. Ma questo proprio non lo riesco a far arrivare."
Se ne va incazzatissimo!

"Vorrei la Torah"
"Certo. Uh, mi dispiace, in libreria adesso ho solo la Bibbia e il Corano"
"Non capisco queste discriminazioni".
E questo se ne va ultra incazzato.

Il libraio è un mestiere ad alto rischio.

Uh, quanta polvere da queste parti...



I giorni passano veloci, e succede di tutto proprio di tutto.

Matrimoni e compromessi...

Treni, arei e macchine in qua e in lá, per un autunno all'insegna del viaggio breve ma intenso.

Tante pance di donne incinte attorno a me,

amiche, compagne di vita e bebé...

E la fortuna di avere una cara amica che viene a trovarti anche solo per 36 ore e facendo un viaggio da pazzi.


Libri belli, brutti e strani...

Gente nuova che ti soprende, e gente di sempre che (purtroppo) non cambia mai...

Gente che soffre ma guarda avanti, gente che sa ascoltare e capire fra le parole non dette.


Un autunno denso, ancora da scoprire, non certo facile, ma pieno.

giovedì 23 settembre 2010

"Esotico" is a state of mind.

Poco tempo fa ho avuto il piacere di conoscere un ingeniere di Modena di 35 anni che lavora non so per quale fantastica ditta, ma fatto sta che ha il tempo ogni due, tre mesi di praticare uno sport molto appassionante: va in posti veramente sperduti a pescare pesci di grandi dimensioni.
Un esempio? Da poco è stato in una zona del Rio delle Amazzoni a 7 giorni di viaggio da qualsiasi centro abitato a pescare un tipo di pesce di fiume (non ricordo il nome dell'animale, sorry!) che pesa dai 300 ai 4o0 chili. Non lo pesca con il fucile. Lo pesca con la canna e l'amo.
È una prova di resistenza che puó durare ore ed ore, e nel 90% dei casi il pesce vince.
È stato in Congo a venti giorni a piedi dalla civiltá, nelle isole piú sperdute del Pacifico, in Asia in posti che non avevo mai sentito nominare....
"Vuoi venire? Tieni in conto che se ti succede qualcosa in quei posti li probabilmente muori perché ti trovi lontanissimo da qualunque forma di civiltá."
"Io mi sa di no, ma lo diró a mia mamma Loria che sicuramente è molto interessata!" (ahahahah).

Comunque gli ho chiesto: "Visto che sei stato in tantissimi posti non frequentati dai turisti, mi sapresti dire qual'è il luogo piú bello, piú suggestivo ed emozionante che hai visto?"

Lui mi risponde:" A novembre, alle 5 del mattino, in un punto esatto del fiume Po tra Piacenza e Parma, il sole che sorge spacca letteralmente la fitta nebbia sul fiume. Sembra di essere su un altro pianeta. Non ho mai visto niente del genere da nessun altra parte."

mercoledì 15 settembre 2010

Vampiri ed ormoni.


Ho avuto anche io la mia fase adolescenziale-vampirica: prima i libri di raconti di vampiri e zombie per giovani lettori, poi Anne Rice e Intervista col Vampiro e poi finalmente Dracula di Bram Stkoer. Cosa attrae dei vampiri agli adolescenti? L'eterna giovinezza, la malinconia, i poteri, l'immortalitá......si si si ma parliamoci chiaro, l'adolescente in pieno risveglio sessuale adora le descrizioni di quei canini che penetrano la carne del collo, quei fremiti di piacere/dolore della vittima, la sete di sangue che non si appaga mai.
Oggi come non mai le librerie sono piene di vampiri soft-porno emo "vegetariani" e gli adolescenti impazziscono.
Lavorando in libreria ho dato un'occhiata al primo libro della saga ed effettivamente lo leggi tutto d'un fiato perché vuoi sapere cosa succede con tanta tensione sessuale...insomma scoperanno Bella ed Edward???? Ce la faranno?????

Giudizi a parte, devo assolutamente aggiornarmi sul genere, perché non sopporto piú le occhiatacce degli adolescenti quando si accorgono che non ho idea di quale sia l'ultimo libro di Stephanie Meyer!

martedì 14 settembre 2010

Torneró presto a scrivere da queste parti, lo prometto sopratutto a me stessa.

martedì 10 agosto 2010

AGOSTOOOO

Evaporo.
Ieri pomeriggio mentre andavo a lavorare a piedi alle 17.30 la cittá era deserta, il termometro al sole marcava 48º e nella vetrina di Max mara c'erano cappotti e sciarpe.

Aaaaaahhhhh il solo pensiero che mi rinfrescava era immaginare quel bel vento d'autunno!

giovedì 22 luglio 2010

"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"


Sono stata da poco a Sagres, un paesino sperduto del Portogallo vicino al Capo di San Vicente, l'ultima punta d'Europa prima dell'Oceano Atlantico.
Quando ero lí sulla scogliera a strapiombo ad osservare l'infinitá del mare di fronte a me, in un misto di paura e commozione, mi è venuta in mente questa frase della Divina Commedia, una frase forte e potente che Dante fa pronunciare ad Ulisse quando racconta di dover convincere i suoi compagni a viaggiare oltre lo stretto di Gibilterra, verso la fine del mondo conosciuto: "Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza". Eh, mica facile da mettere in pratica peró!
Pensavo anche a Cristoforo Colombo nel 1492 quando si lasció alle spalle Le Canarie e inizió una rischiosissima navigazione verso l'ignoto e combattendo anche con le superstizioni e le paure dei suoi marinai.
Navigare oltre la fine del mondo conosciuto. Che fascino ma anche che paura.

Adesso che l'uomo ha navigato su tutti i mari e messo piede su tutte le terre emerse, cosa ci resta da scoprire?
Tanto, ci sono ancora tantissime sfide della conoscenza che ci aspettano, ci vuole coraggio per portarle avanti e anche fortuna.
Un esempio? Proprio nel Capo di San Vicente c'erano dei pannelli che descrivevano la storia dei navigatori, delle scoperte geografiche, delle guerre, delle conquiste. Erano pannelli montati negli anni '90.
Gli ultimi descrivevano quella che avrebbe potuto essere una rivoluzione energetica per il Portogallo (o per il mondo intero): svariati progetti sperimentali per ricavare energia dalle onde che si stagliano contro le scogliere. Progetti all'avanguardia provenienti da varie universitá del mondo.

Non sono stati trovati i fondi per costruire le infrastrutture.....
Quanti soldi spendono invece le multinazioni per costruire oleodotti che attraversano deserti? O impianti di estrazione in fondo al mare?

Ci vuole coraggio, fortuna e anche un po' di disperazione a questo mondo per portare avanti i cambiamenti.
Del resto anche Colombo scoprí l'America finanziato dai Re Cattolici che erano praticamente sul lastrico per colpa della Reconquista e delle guerre interne, e gli pagarono il viaggio solo nella speranza di trovare veramente le spezie e l'oro dell'India.

sabato 17 luglio 2010

Al mare a luglio ci son tutti....

...grassi e magri, belli e brutti.
Non ero mai stata a Rota (Cadice) in alta stagione. Siamo sempre andati ad aprile, maggio, inzio giugno e poi ottobre. Un paradiso, poca gente, spiaggia pulita.

Ieri, venerdi 16 luglio, io e Rafa eravamo un po' traumatizzati....tutti i tavoli occupati nei bar e ristoranti...la stradina principale del paese piena di gente e passeggini...la spiaggia affollata....anche se basta fare 300 metri verso la spiaggia libera per trovare di nuove pace e tranquillitá. Per fortuna!

Ieri sono andata a fare osservazione antropologica nella spiaggia principale del paese. Il nucleo base di molti gruppi era formato da: 2 ombrelloni vicini (uno dei gelati Algida e l'altro della Coca Cola, regolarmente rubati a qualche bar), 3 frigo portatili, 1 o 2 nonne/zie grasse di almeno 70 anni che restano sempre sedute sotto l'ombrellone e sono le responsabili della gestione del cibo preparato e della sua distribuzione, genitori sull'orlo di una crisi di nervi (lei occhialone da sole che copre gli occhi stanchi che sorveglia i bambini mentre spettegola con la vicina d'ombrellone che guarda caso è anche la sua vicina di casa) (lui pancetta da birra e lattina di birra in mano, parla della vittoria della Spagna ai mondiali con il marito della vicina d'ombrellone nonché di casa), bambini unti di crema solare e urlanti che uniscono in vere e proprie gang disturbando la quiete pubblica.

Leggero menú estivo sotto l'ombrellone alle 14.30: da bere birra per gli adulti e Coca Cola per i bambini. Da mangiare cotolette di pollo, crocchette di prosciutto, patate fritte, torta salata al tonno e peperoni, tortilla di patate, formaggio e jamón! Olé! Olé! Olé!

martedì 13 luglio 2010

L'autostrada del sud.

"L'autostrada del sud" è un racconto di Julio Cortazar. Ed è un racconto speciale, che parla di tutti noi, di come ci comportiamo nella frenetica routine quotidiana, di come cambiamo in circostanze avverse, di come apparentemente miglioriamo per poi ripiombare nei nostri quotidiani clichés, nella nostra quotidiana solitudine e noia.

Immaginate, tornando dal mare, di restare intrappolati in un mega ingorgo in autostrada una domenica alle 4 del pomeriggio, sotto il sole cocente, senza aria condizionata, a qualche ora da Parigi. Passano ore, la prima notte, un giorno, due giorni...è una situazione surreale!
È un racconto che si legge in venti minuti, un libretto carino, una deliziosa edizione che ho pensato di spedire per posta alla mia famiglia qualche settimana fa.

Al postino che l'ha rubato, recapitando la busta vuota nella buchetta delle lettere, mi auguro che il racconto gli sia piaciuto.

Mi piace immaginare che sia capitato fra le mani di una persona sola, annoiata e apatica, che l'ha rubato per sentire una piccola emozione, una trasgressione ribelle, e che poi a provato a leggerlo ma cazzo è in spagnolo...

Cosa succederá a questo libretto? Il ladro l'avrá gettato nella spazzatura? Avrá deciso di trovare la traduzione in italiano o comincerá a studiare spagnolo? L'avrá regalato?

Nella peggiore delle ipotesi il libro non l'ha rubato nessuno, si è solo mediocremente perso ed è in chissa quale angolo o scatola, dimenticato. In questo caso, povero libro perso. Meglio rubato che perso.

martedì 15 giugno 2010

I mondiali in Sudafrica.

Nonostante gli sforzi della passata gestione di Nelson Mandela, in Sudafrica i piú poveri e piú esclusi socialmente continuano ad essere i neri. E il razzismo è sempre piú in auge.
Spero che questi mondiali contribuiscano a che si parli di piú di questa nazione, spero che non ci si limiti solo a guardare e commentare le partite.
Almeno i mondiali serviranno a informare MOLTE persone dell'esistenza della Repubblica Sudafricana, e magari sentendo la parola "apartheid" qua e lá, a qualcuno gli verrá voglia di andare su wikipedia a vedere cosa significa.

Passando a questioni molto piú triviali, il mio dilemma quest'anno è per chi tifare.
Visto che l'ultimo mondiale l'ha vinto l'Italia, tendenzialmente sono piu propensa a tifare per la Spagna, mi sembra che abbia una gran squadra e poi dai, non ha mai vinto un modiale!!!

In piú l'inno nazionale spagnolo non ha testo, è solo musica, e questo evita inutili polemiche (se si canta ironicamente, se il giocatore non sa le parole, se tutti dovrebero saperlo a memoria per legge...che cazzate!)

Comunque vada, chiunque vinca, l'importante è che sia un'occasione per divertirsi vedendo uomini con i pantaloni corti e magliette di tutti i colori correre dietro a una palla, mentre tutto il mondo (o quasi) li sta a guardare.

lunedì 14 giugno 2010

Luce dorata.

In questi ultimi dieci giorni sembrava piú un clima da Parigi che da Siviglia.
Vento fresco, a raffiche anche freddo, nubi cariche di pioggia che lasciavano all'improvviso spazi aperti al blu intenso e una luce dorata si rifletteva sui palazzi.
Oggi sul ponte di Triana il tramonto era spettacolare. Vi ho incontrato anche un gatto color vaniglia che mi ha salutato con un allegro miao.

Poi dalla Giralda si vedeva anche l'arcobaleno.
Che bello.
Mi godo lo spettacolo tranquillamente, perché la mamma è tornata a casa.

giovedì 3 giugno 2010

Le fetide scarpe.

I soldi fanno schifo.
Non lo dico in senso metaforico.
Pensa: quanta gente ha toccato questa banconota da 10 euro che hai fra le mani?

Appunto. Se ci pensi fa un po' schifo.
In piú, pensa che il 70% dei clienti Fnac è composto da giovani fra i 15 e i 30, e sembra che questa fascia di popolazione (sopratutto quella maschile) non abbia mai sentito parlare del portafogli.

Arrivano alla cassa con le banconote arrotolate, spiegazzate, ripiegate come se fossero origami, le tirano fuori dal profondo delle loro tasche, a volte assieme a un fazzoletto di carta usato.
In piú adesso che fa caldo è ancora peggio, perché da quelle tasche accaldate escono banconote mollicce, calde e umide. Dovreste vedere la mia faccia di rimprovero quando un ragazzino mi porge una di queste banconote, l' afferro con la punta delle dita, faccio una smorfia di schifo e lui mi sorride e fa spallucce.

Ma il peggio mi è successo ieri.
Ero nella sezione dove si vendono solo i biglietti per i concerti. C'è un cartello enorme con scritto: "i biglietti dei concerti si pagano SOLO IN CONTANTI".
Arrivano due ragazzetti per comprare un biglietto che costa 20 euro. Ovviamente l'interessato non ha letto il cartello, non puó pagare con il bancomat ed ha solo 15 euro in contanti. C'è una fila lunghissima e lui non vuole perdere il suo turno, quindi fa quello che noi tutti faremmo: chiede al suo amico se ha 5 euro da prestargli.
A quel punto l'amico cosa fa? Si toglie una scarpa da ginnastica fetida, l'appoggia sul bancone davanti a me, estrae la suola puzzolente e si mette a cercare i suoi soldi dentro la scarpa.
DENTRO LA SCARPAAAAAAAAAA!!!!!!
Io stavo pregando dentro di me: Dio fai che non abbia 5 euro.....

Ma li aveva.
Tutto contento mi porge 5 euro fetidi e sudaticci (ieri a Siviglia siamo arrivati ai 41º gradi) estratti dalla sua fetida scarpa usata a modo di portafoglio.

Adesso mi manca solo che un cliente tiri fuori i soldi direttamente dalle mutande e poi siamo a posto.

martedì 1 giugno 2010

Pensando al futuro......

Continuano le fantastiche offerte di lavoro della Junta de Andalucía:
- Pastore (non di anime ma di pecore)
- Capitano di nave mercantile
- Orologiaio
- Tagliatore a mano di prosciutto (quest'offerta non manca mai, dovrei farci veramente un pensierino, se non fosse che il lavoro consiste sempre nell' avere fra mani una zampa pelosa di maiale stagionato. Si, perché qua in Spagna il prosciutto mica si affetta con la macchina, eh no, lo tagli a mano con un coltello super affilato e afferrando con l'altra mano l'estremitá della zampa pelosa del maiale, eh!)
- Insegnante di danza classica (il mese scorso cercavano un ballerino)
- Macellaio/Disossatore per macello (piuttosto prefersico fare la guardiana di un cimitero)
- Portatore di mazze da golf (questa è fantastica per intortarsi qualche riccone)

I libri che salvano la vita.

A questo punto poteva "salvarmi la vita" solo uno scrittore sudamericano.

Avevo giá letto i suoi racconti, e mi ricordo quanto mi fossero piaciuti.
E la settimana scorsa, Raquel, prima di trasferirsi da Siviglia a Barcellona, mi consiglió di leggere "La consacrazione della primavera" di Alejo Carpentier.

Io vagavo persa per la pianta di libri della Fnac in cerca di uno di quei libri che ti rapiscono completamente. Avevo deciso di comprare "I versetti satanici" di Salman Rushdie perché erano anni che tentavo di averlo fra le mani , ma si vede che il suo momento non era ancora giunto. L'intervento d Raquel nella mia scelta fu provvidenziale.

Perché se devo scegliere tra un indiano postcolonialista e uno scrittore dei massimi esponenti del realismo magico, con padre francese, madre russa ma vissuto a Cuba, non posso evitarlo e scelgo l'ultimo.

Che sollievo, che empatia con ció che ha scritto, che ammirazione per la sua visione del mondo e della storia, che profonditá dei personaggi, che descrizioni, che... tutto!

Gente mia: i buoni libri, l'amore, gli amici, la famiglia, i gatti , i bei film, la musica, queste sono le vere cose reali per me, perché sono quelle che ci fanno sentire vivi e che ci fanno sopportare la dimensione quotidiana della sofferenza.

Questa sofferenza quotidiana e inevitabile che si incarna in vari modi, che ci sembra insopportabile, che non ci permette relativizzare e godere delle cose positive che ci circondano. I pochi soldi o il poco tempo, l'affitto da pagare, il ritmo frenetico, le ore perse in macchina, il lavoro frustrante, le persone odiose..... almeno per queste sofferenze quotidiane io so che c'è rimedio.

Ovviamente so che un buon libro non serve a chi ha una persona cara malata di tumore, o a chi soffre la fame, o a chi attraversa un deserto a piedi o un mare in gommone per poi dare fazzoletti ai semafori. Ma leggere un buon libro mi riconnette anche con loro, anche solo durante l'attimo di un pensiero.

Leggete qualsiasi cosa di Alejo Carpentier, sono sicura che piacerá anche a voi.

domenica 30 maggio 2010

Numeri di maggio

Il 3 maggio è il mio compleanno. E sono 28.
2+8= 10, come il 2010.

E 3-5= 2 (venti) mentre 3+5= 8 quindi ancora 28. Tutto torna.

2010 è 20+10=30. 30 anni che hanno compiuto Rafa, Jose Manuel e Lorena. Ognuno con il suo stile. Lorena dice che in realtá sono tre anni che compie 27.

Numeri numeri numeri....date da ricordare o cose da pagare...numeri numeri numeri...

giovedì 27 maggio 2010

Lost: the end.

Sono stata una fedelissima di tutte le sei stagioni di "Lost" e per molto tempo ho desiderato che le ultime puntate risolvessero tutti gli enigmi e misteri proposti dal telefilm.
Ero convinta che se non fosse stato cosí, tutto sarebbe stato un emerito disastro, tutto avrebbe perso coerenza, che gli autori avrebbero mancato di rispetto ai fedeli spettatori.

Cos'è l'isola? Dov'è?
Perché i protagonisiti ci sono finiti?
È una specie di limbo o purgatorio?
È reale o no?
Sono giá tutti morti?
E perché ci sono orsi polari?
Perché si muove?
La luce cos'è? E il fumo nero?
È Atlantide?
È il vaso di Pandora?
C'entrano qualcosa gli alieni?

Sono contenta, contentissima, che gli autori alla fine abbiano deciso di mettere da parte la fantascienza senza rinunciare alla metafisica e alla filosofia. In fondo chissenefrega se non sappiamo chi ha creato l'isola, chissenefrega se non capiamo cosa succede esattamente lá. L'isola è qualcosa di semplicemente inspiegabile, come molte cose che accadono nella vita.
Oppure che ognuno dia la propria interpretazione, il che è ancora piú intrigante.

Alla fine Lost è la nostra epica moderna, suscettibile di mille interpretazioni e teorie, e si salverá e verrá ricordata (spero) anche per questo finale cosí umano.

Un finale dove ciò che importa veramente sono i ricordi, l'affetto, le esperienze condivise, le persone che ci amano e danno un senso alla nostra vita, alla nostra morte....
Il finale sono le persone che ci amano o che ci hanno amato, che sono presenti adesso o che vivono nel nostro ricordo.
Sono le esperienze e i sentimenti condivisi ci permettono di andare avanti....let it go...and move on.

"Lost" non dá praticamente risposta alcuna.
Peró ti fa porre ottime domande.

domenica 23 maggio 2010

Istinti suicidi.

Poveri esserini schifosi!
Ma perché hanno questi istinti suicidi?
Pensano forse che se me li trovo in casa li adotto come animali domestici?
In queste settimane, faccio una vera strage!
Ma insomma, se loro continuano a entrare senza sosta...
Sto parlando di orribili farfalle notturne, giganti marroni e nere.
Nonché scarafaggi volanti, rossi, lunghi circa 3 cm.
Entrano dalle finestre, li troviamo e li ammazziamo. Almeno 3 al giorno da due settimane.

Rafa dice che sono razzista, che amo solo gli animali mammiferi a 4 zampe e con pelo morbido.
Beh, ci mancherebbe no?
Uno scarafaggio mica fa le fusa.

giovedì 20 maggio 2010

Chi era l'Albana nelle sue vite passate?




-la bestia della Bella e la Bestia.
- la moglie di una pastore puritano mormone con la cuffietta.
-una dama del settecento, calva e senza parrucca.
- una persona albina.
- uno stregone di una tribu africana.
- il povero de "Il principe e il povero".
- una delle sorellastre di Cenerentola.
- un emigrante di qualsiasi epoca o luogo.
- un operaio comunista che crede nella lotta di classe per abolire la propietá privata, o meglio, un proletario che vuole gli stessi privilegi della Puccia, membro esponente dell'alta borghesia capitalista! Gná!


mercoledì 19 maggio 2010

Il ragazzo che credeva di essere Johnny Deep.


Vi mancano le storie deliranti sui giapponesi?
Vi mancano i casi umani del negozio dove lavoravo l'anno scorso?

Non temete. Iniziano ad apparire personaggi inquietanti anche alla Fnac.

Ad esempio questo ragazzo che potrebbe avere dai 18 ai 20 anni che viene tutte le sante mattine dalle 11.30 alle 12.30, comprando sempre qualcosa.
Ha il pizzetto come Johnny Deep.
Ha gli occhiali come Johnny Deep. Anche il taglio di capelli.
Il cappello è come quello della foto, pero bianco.
Dipendendo dai giorni ha la giacca oppure delle bretelle molto british.
Ha gli stessi ciondoli, dei pantaloni e scarpe un po' da pirati del caribe pur mantenendo sempre quest'aria bohemio-sfattona peró radical chic, stile Johnny Deep.
Insomma ci deve proprio credere di brutto, e deve essere un po' esibizionista perché viene in negozio a farsi vedere TUTTI I SANTI GIORNI comprando libri e film da intellettuale. Forse spera che in giro per la Fnac di Sevilla ci sia chissá quale talent scout che lo strappi dalla sua vita reale e lo trasformi in una vera star.

giovedì 13 maggio 2010

Altre interessanti offerte di lavoro.....

Siccome il mio contratto alla Fnac è solo di 3 mesi, sono sempre attenta alla pagina delle offerte di lavoro del Servicio Andaluz de Empleo (ufficio di collocamento). Ecco alcune perle:

- ballerino classico
- commesso per negozio di articoli da caccia (richiesta esperienza)
- formador de formadores (cioé insegnante di insegnanti)
- tagliatore a mano di prosciutto (questa offerta c'è sempre!)
- cuoco esperto en Teppayaki (cucina giapponese)
- ricostruttrice di unghie

Avrei dovuto continuare a fare danza!

mercoledì 12 maggio 2010

Rimborsi e sorprese

Che lieta notizia! Con la dichiarazione dei redditi del 2009 mi danno indietro 187 euro! Che giubilo in questi momenti cosí "magri"!
Siccome non sapevo come fare ad avere questo rimborso, questa mattina in banca ho chiesto all'amabile impiegato con giacca, cravatta e capello leccato, se mi poteva indicare sul da farsi.
"Puó andare allo sportello di cassa ma se lo fa su internet è piu veloce".
Gli rispondo ok, che spero di non sbagliarmi, e mi guarda un po' come una impedita..."Dammi le carte, qui non c'è nessuno, se vuoi te lo faccio io".
Ma certo!
In 20 secondi fa tutto, mi stampa la conferma della dichiarazione e del rimborso. Mi da i fogli e vedo che ha marcato il 5% alla chiesa cattolica. Cosí. Perché a lui gli è girato cosí. Gli dico "scusa ma perché non mi hai chiesto? Magari lo volevo destinare alle ONG o ai servizi sociali".

"Beh se me lo fai fare a me, poi decido io!" con uno smagliante sorriso e una faccia tosta impressionante.

Io non ho parole.


martedì 4 maggio 2010

Anni pari: 28

2 iniziare a dire le prime frasi, tipo "cacchio non usce" o culeeeeetto.
4 iniziare ad adorare il nascondino, i lego e i gatti.
6 saper leggere balbettando e scrivere storto nonostante le righe.
8 i primi amori platonici e le prime invidie tra amiche. Iniziano a girare bigliettini tipo "vuoi essere mia amica? si /no" o " se mi ami devi scriverlo mille volte".
10 i primi peli su gambe e ascelle. Di tette, neanche l'ombra. Del resto non arriveranno mai veramente!
12 il primo campo scuola in montagna. È la prima vacanza senza genitori.
14 fine delle medie, mi tolgo anche l'apparecchio.
16 spensieratezza e divertimento alle superiori. In piena fase capelli "testa a cappella". Sentirsi assolutamente onnipotenti.
18 la patenteeeeeeeee!!!!!
20 Universitá. Le prime vere frustrazioni e disillusioni del mondo pre-adulto.
22 Torno da Granada, inizio a stare con Rafa. Iniziano i viaggi Italia-Spagna.
24 Quest'universitá non finisce piú....
26 Primo anno di lavoro a Siviglia, fase di adattamento.
28 Eccomi qua!

domenica 25 aprile 2010

L'altro giorno stavo guardando il video dell' intervento di Fini alla riunione del Popolo delle Libertá.
E mi sono sopresa di me stessa perché stavo pensando "Per fortuna che c'è Fini". Per fortuna che c'è Fini??? !!! Non avrei mai pensato di dire questa frase.
Comunque, ascoltando il suo intervento e poi leggendo le dichiarazioni d Berlusconi: "chi non si allinea è fuori. Non sono ammesse correnti dentro il Popolo delle Libertá" mi è venuto in mente 1984 di Orwell.

Nel libro di Orwell, il Ministero dell'Amore si occupa di torture e castighi.
Il Ministero della Pace si occupa che sia guerra permanente.
Il Ministero dell'Abbondanza si preoccupa che la popolazione non superi la soglia della sussistenza.
Il Ministero della Veritá distrugge documenti e foto che contraddicano la versione ufficiale della storia data dal governo.

Seguendo questa logica, sempre piú tragicamente reale, in un partito che si chiama il Popolo delle Libertá non sono ammesse opinioni contrastanti.

Oceani.


Dopo la grandissima delusione di Alice in wonderland (quell'osceno balletto del cappellaio matto mi fa ancora venire gli incubi di notte...), i tiepidi sorrisi con Soul Kitchen, mi ero un po' rincuorata andando a vedere The ghost writer di Polanski: bel film, ma comunque niente di troppo esaltante.
Ma il film che mi ha tenuto attaccata alla poltrona e che mi stregato è stato "Oceans".
Non perdetevelo! Non è un documentario, non è un film con una trama, è un collage emozionate di musica e immagini fantastiche, riprese mozzafiato e inquadrature magiche che ti danno un'idea di quando è grande, forte e bello il mare.
Non aggiungo nient'altro perché sarebbe rovinarvi la sorpresa. Andatelo a vedere!

giovedì 22 aprile 2010

Alcune interessanti offerte di oggi all'ufficio di collocamento di Siviglia:

- regista acrobata per spettacolo tematico cinese, specializzato in gestione di spettacoli tradizionali cinesi, contorsionista, salti in volo e acrobazie con oggetti.
- professore per corso di formazione per tagliare prosciutti iberici.
- parrucchiere canino.
- tatuatore.
- cuoco per crepes ma polivalente.

mercoledì 21 aprile 2010

Avere di continuo soldi in mano ma non possederli....Insegnare a consumare e poi infrangere le regole del sistema.....

Toccare per ore soldi su soldi, riconoscere se sono falsi, raccoglierli in mucchietti da duemila, tremila, quattromila.....e non possederli. Ma non succede niente. No pasa nada.

Soldi su soldi, oggetti, uno dopo l'altro davanti a miei occhi, tra le mani....Flusso di pensieri....
......che bel libro...29.90....ah questo disco è mitico...7.99....questo film non l'ho visto......8.99......madonna che schifo di custodia per il computer....39.99.....un libro per ricette da pic nic che non userá mai.....9.99......la wii per fare ginnastica....mah, vai al fiume o al parco va lá...

Visto che sono stata molto tempo disoccupata e che il mio attuale stipendio non mi permette di consumare veramente, ho ritrovato il sano piacere della biblioteca pubblica. Quotidiani, riviste, libri, cd, dvd .... è un sano esercizio di piacere e divertimento totalmente gratis. È un allenamento, direi quasi orientale, per distaccarmi dagli oggetti in sé e dal loro potere.

Gli oggetti. Quali sono necessari? Quanti?Chi lo dice?

Il mio nuovo lavoro mi piace soprattutto per l'ambiente giovanile e dinamico che si respira.
Ed è una nuova piccola sfida: dalla boutique alla multinazionale, la differenza si nota in TUTTO.

Fai un po' quello che ti pare VS Segui la filosofia dell'azienda.

L'azienda è il negozio e basta VS L'azienda ha piú di 80 sedi sparse per il mondo. Adesso guarda questo video informativo di 5 minuti per piacere.

Il cassetto della cassa per aprirlo devi fare cosi perché è un po' rotto, il lettore dei codici a barre non funziona, devi sempre inserirli manualmente, poi scrivi tutto a mano su un quadernino, poi metti i soldi in una busta di carta, il ticket regalo lo fai a mano, tutti i conti li fai a mano e il bancomat spesso non funziona....

VS

La cassa non è una cassa. È un computer. Mille tasti. Mille funzioni. Mille tipi di clienti, offerte, sconti, promozioni, f1, f3, f4, il lettore dei codici a barre disattiva contemporaneamente l'allarme, se ti viene fuori questo premi 2, MAI 1! MAI1! Se ti pagano con un buonoX fai una copia dello scontrino e lo metti nella cartellina blu, se ti pagano con un buono Y metti lo scontrino duplicato nella cartellina rossa. Se ritiri dei soldi chiama la guardia giurata. Per chiudere la cassa c'è un programma apposta.

E poi se uno vuole essere socio lo accompagni alla sezione soci e gli fai la tessera. Per i biglietti dei concerti vai di lá, per dare informazioni vai di qua, per aprire questa porta riservata al personale devi imparare a memoria questo codice, per aprire la porta d'ingresso usa quest'altro, per andare agli uffici dei superiori c'è un terzo codice.

Potrei continuare, ma in realtá tutto ció non importa.

Ciò che importa è che i miei colleghi sono sorridenti e gentili, che ognuno porta con sé la propria storia, che nell'azienda ci sono reali possibilitá di crescita nella sezione dei libri, dove prima o poi, mi piacerebbe capitare.

mercoledì 14 aprile 2010

La realtá parallela della Chiesa.

Ahimé, questa Chiesa Cattolica Apostolica Romana che è cosí lontana dalla realtá e che dice che i pedofili sono omosessuali...
...che esclude i divorziati, che condanna chi ha abortito, che vuole che arriviamo vergini al matrimonio (che oggigiorno è sempre sui 30 anni), che non vuole che conviviamo, che dentro della sua organizzazione relega la donna a ruoli di potere marginali e insignificanti, che è contro i metodi contraccettivi in un' epoca con un serio problema di sovrapopolazione e mancanza di risorse....

Sicuramente mi si puó dire: si ma dentro la Chiesa c'è del buono. Lo so, l'ho conosciuto e ne sono grata. Il buono della Chiesa mi ha dato tanto. Non voglio attaccare né frati né missionari, che secondo me sono coloro che piú incarnano il progetto di Gesú.

Ma la Chiesa è un' istituzione tentacolare che mi sembra che abbia sempre meno a che fare con il divino, che ripete errori e contraddizioni che mi fanno prendere le distanze dalle sue affermazioni.

A parte lo scandalo omossessualitá, mi piacerebbe sottolineare una cosa che non ho mai capito: perché la Chiesa non si apre piú alle donne? Abbiamo ancora addosso la maledizione di Eva?
Forse è solo un'illusione, ma penso che se la Chiesa fosse un'istituzione piú paritaria, sarebbe un gran passo avanti.

Sono stanca di ascoltare preti che cercano invano di capire i problemi delle donne e pretendono risolvere questioni che loro, in quanto uomini, non si dovranno mai porre, e che liquidano il tutto con i loro ragionamenti androcentrici, perché tutto nella Chiesa ruota intorno al genere maschile.

giovedì 8 aprile 2010

La mia vita è un'interminabile omologazione di titoli di studio.

L'errore è mio. Mea Culpa.

Il mio errore è stato attribuire intelligenza e deduzione alla burocrazia e alla pubblica amministrazione.

Il mio sillogismo è stato il seguente:
Se ho una laurea omologata dallo Stato Spagnolo e un'altra laurea rilasciata da un'Universitá Spagnola, entrambe validissime per legge, dico io, ingenua Claudia, che da li dovranno dedurre che ho fatto le superiori no?

No, non lo deducono.

Va bene. Tieni il mio diploma di maturitá.

No, non è omologato.

Ma allora a cosa serve lo spazio comune europeo dell'educazione?

No, non è mica ancora attivo.

Ah, e quindi lo devo omologare?

Si, sono 50 euro e tre mesi d'attesa.

E una sfilza di parolacce silenziose e mute che scorrono nella mia testa.

martedì 6 aprile 2010

Ortografia e pronuncia francese, metafore della vita contemporanea.

Poco tempo fa entrai un po' in ansia perché stavo badando Maria, (che ha 8 anni e si autodefinisce una principessa, ed in effetti lo è) e dovevamo ripassare i colori in francese.

Arriviamo al blu. Bleu. Blu come cosa? Come il cielo. Ciel. Molto bene. E come l'acqua.

EAU.
E-A-U. Si ma si pronuncia "O".

Perché? Perché si, perché i francesi hanno deciso cosí. Ah ok.

BOIS.
Ma si pronuncia "buá".

Perché? Perché si, perché i francesi hanno deciso che ogni volta che c'è "oi" si legge "ua".
Certo che questi francesi sono un po' complicati, dice Maria.
Aggiunge: e gli stanno anche antipatiche tutte le lettere che non hanno l'accento, perché se no non le dicono mai.

Quando scrivo in francese ce la metto tutta, ma faccio sempre qualche errore. Mi sfugge sempre qualcosa.

Quando parlo pronuncio sempre qualcosa male, anche se poi mi faccio capire.
Eppure quando leggo capisco tutto.

È come nella mia vita. Ce la metto sempre tutta ma è tutto cosí complicato, arbitrario, pieno di eccezioni che mi sfuggono sopratutto quando penso di avere tutto sotto controllo.

E l'altro giorno Nicolas, un ragazzo francese che mi sta dando ripetizioni, mi ha detto: "lascia un po' perdere la grammatica, se ci pensi troppo alla fine fai piú sbagli. Parliamo e basta. Vedrai che dalla nostra conversazione capirai molto di piú che guardando delle tabelle. Tanto in francese ci sono milioni di eccezioni. Meglio impararle poco a poco, parlando e ascoltando con attenzione."

domenica 4 aprile 2010

Buona Pasqua a tutti, belli e brutti!

Auguri di Buona Pasqua a tutti,
a chi a votato a destra o a sinistra, o non ha votato.
A chi oggi pomeriggio va alla corrida a Siviglia e a chi protesta per i diritti degli animali a Madrid.
A chi ha aperto le uova di cioccolato e a chi invece mangia torrijas (pane fritto ricoperto di miele).
A chi fa Pasqua con i suoi, o con chi vuoi, ma sopratutto a chi passa la Pasqua da solo o lavorando.
A chi è senza lavoro e a chi lavora troppo.
Agli amici, vicini e lontani.
Alla famiglia, naturale o acquisita.
A tutti, a tutti quanti,
godetevi questo giorno ovunque voi siate,
la primavera è arrivata, e se dove siete il sole in questo momento non c'è,
ve lo regalo io un raggio da Siviglia, che oggi ha un cielo che è una meraviglia!

venerdì 2 aprile 2010

La difesa della vita

Penso che la difesa della vita consista anche nel liberare la donna contemporanea dal ruolo di madre imposto e non cercato.
Penso che la difesa della vita non si debba limitare a proteggere un embrione, piuttosto a migliorare la societá in cui vivono milioni di famiglie con bambini che non riescono ad arrivare a fine mese.
Penso che ci siano problemi piú urgenti e veramente importanti che stare a polemizzare sulla pillola abortiva, facendo una crociata pseudo cattolica che mi sembra proprio che non porti a niente.

Ma che Italia vogliono questi politici eletti dagli italiani?

Basta un po' di sole


Per annusare meglio i fiori e il mangiare.
Per riscaldare la pelle e illuminare le guance.
Per scorrere tra fiumi di gente e in labirinti di strade.

lunedì 22 marzo 2010

Fissando le capre



Geniale il film "The men who stare at goats". Una storia assurda come la guerra in sé.


Geniale l'assurda rappresentazione dell'esercito, adattabile a qualunque esercito.

Geniali le capre.

Quando fissiamo la capra stiamo fissando una vittima, la stiamo guardando con odio.

Il senso di colpa di tutte le vittime ci fa cercare la redenzione e ci fa capire l'assurditá di tutte le guerre, ci fa capire che non esiste nessun fine che gustifica i mezzi.



venerdì 19 marzo 2010

Tra una settimana arrivano George e la Loria a Siviglia

Di solito quando vengono, piove. Ma siccome ha piovuto senza sosta praticamente per 4 mesi, le previsioni per la settimana prossima mettono sole.
Quindi prepararsi a:
- tempeste solari
- terremoti
- uragani
- invasione di cavallette o formiche rosse giganti
- atterraggio di navicelle spaziali aliene
- gli animali potrebbero iniziare a parlare e decidere di conquistare il mondo (forse non sarebbe male...)
- le macchine si ribelleranno contro di noi (si potrebbero alleare con gli animali?)

Nooo dai, ovviamente scherzo! Non vedo l'ora che siano qua a fare un po' di meritate vacanze!
Vi aspettiamo a braccia aperte!!!

lunedì 15 marzo 2010

Foglietto illustrativo di Granada.


Dose minima: due giorni.
Modo d'assunzione: prima o dopo i pasti, a qualunque ora del giorno, l'importante è che sia accompagnata da buoni amici, sole e musica. Si consiglia l'assunzione con una birra e una tapa (gratis!)

È un medicinale che non puó avere effetti indesiderati, non tenere fuori dalla portata dei bambini, non leggere con attenzione il foglietto illustrativo. Non sono stati riportati casi di sovradosaggio e un uso eccessivo non ha effetti lassativi.

mercoledì 10 marzo 2010

La stagione dei monsoni. E della raccolta dei funghi.

Le zone monsoniche sono particolarmente piovose.
L'Andalusia quest'anno è diventata monsonica con la laurea ad honoris causa.
Mai visto un inverno con tanta pioggia ed addirittura una timida nevicata!

Che dire, mi sono bastati quattro anni a Siviglia per arrivare a non sopportare questa pioggia, questa umiditá costante, questo tempo variabile stile Londra per cui c'è il sole ma dopo mezz'ora viene giu un acquazzone impressionante.

L'ombrello a Siviglia è sempre stato un simpatico optional, a parte quei dieci giorni all'anno di pioggia (spesso sfortunatamente concentrati fra settimana santa e feria) in cui ce l'avevi o simpaticamente ti bagnavi ma vabbeh, no pasa nada.

L'architettura e la mentalitá dei costruttori andalusi non sono fatte per la pioggia. Infiltrazioni, infissi e porte in legno che si gonfiano e non si aprono, fogne che sputano acqua...un disastro!

A cosa ha portato tutto ció?

A casa mia al fatto che la porta d'entrata non si apre piú bene, che alcune finestre per chiuderle ci vuole una forza sovrumana e ....a un "simpatico funghetto che cresce in bagno...

Si, purtroppo non sto scherzando. C'è una zona del soffitto del bagno che è sempre molto umida. Probabilmente c'è un infiltrazione. Ma non è che fa un po' di muffa, o una chiazza, o si stacca l'intonaco. No.

L'altro giorno facendo pipí alzo lo sguardo e non ci potevo credere. Un funghetto! Mamma mia che schifo, inizio a urlare ma Rafa non capisce il mio orrore, anzi, trova il funghetto come una metafora della forza della natura capace di fiorire dappertutto!

La poesia dell'umiditá!

domenica 7 marzo 2010

Hard times...

Prendendo in prestito due titoli di Charles Dickens, posso dire che viviamo in Tempi Difficili, ma che nel mio cuore ci sono comunque Grandi Speranze.

E la mia speranza è alimentata da grandi successi, come quello di mia sorella che ha vinto il concorso dei Beni Culturali. Nella vita ci vuole sempre un pizzico di fortuna, nel senso che bisogna cercare di essere nel posto giusto al momento giusto, ma sopratutto bisogna volere le cose fino in fondo, impegnarsi al massimo e resistere.

Un traguardo cosí grande non si raggiunge in poco tempo, é frutto di grandi sforzi e dell'appoggio delle persone care come i miei genitori e Luca che hanno creduto e sostenuto mia sorella.

COMPLIMENTI SILVIA!!!!! Te lo sei proprio meritato!!!

domenica 28 febbraio 2010

Immagina...

Alla fine piú ci immedesimiamo, piú vuol dire che il film o il libro in questione ci piace.

Alla fine sta tutto lí. Nella capacitá del regista o dell'autore di farci partecipare nella storia. Di emozionarci. Di farci pensare "e se io fossi in quella situazione?"

Ho immaginato molto in questo mese. Non sto a fare critica cinematografica, sto solo parlando di quello che ho pensato, immaginato, cosa ha destato la mia curiositá, in chi mi sono, anche solo per un secondo, immedesimata.

"Precious" da un lato ti fa venire voglia di dimenticare il film appena sei uscito dalla sala. È la storia di una ragazza afroamericana grassissima, violentata da suo padre da quando aveva tre anni, picchiata dalla madre, analfabeta, madre di due bambini frutto dell'incesto paterno...La storia scorre e tu dici "no, poveretta", "no dai anche questo...." "noooo adesso tira il bambino per terra....", "Noooooo ci mancava pure l'Aids...". Aiutoooooo!

Dall'altro lato peró, alla fine c'è speranza anche per Precious. Nonostante le sia successo tutto il peggio che ti possa succedere nella vita, ha la fortuna di vedere la luce in fondo al tunnel. Precious nonostante tutto conserva un po' di amor proprio. E ce la fa.

Mi immagino nella sua situazione di Precious e penso che mi sarei giá buttata giú da un ponte.

Ma forse se cresci in mezzo all'odio assoluto sviluppi una corazza di ferro, ti isoli dentro te stessa e in fondo all'anima resta sempre qualcosa che brilla, anche se con una luce molto tenue, quasi impercettibile. C'è sempre una possibilitá di riscatto per tutti, se la si cerca. Questa è la conclusione che ho tratto dal film.



"Up in the air" mi è piaciuto tantissimo. Adoro questo protagonista felice della sua "non vita", nelle sue rassicuranti "non relazioni" in un perenne "non luogo": l'aeroporto, l'hotel a 5 stelle, gli uffici moderni. E ovviamente egli sta facendo un "non lavoro": la sua azienda non produce niente, è il ritratto di Dorian Gray della nostra societá.
Il lavoro, la missione, del protagonista è quella dell'angelo della morte contemporaneo: nella nostra societá capitalista l'imperativo è la produzione, se non produci non servi, sei da buttare, sei morto=sei licenziato.
Sarei capace di fare il lavoro di George Clooney? No, penso proprio di no. Se fossi sul lastrico e mi costringessero ad accettare un lavoro che consiste nel licenziare persone sono sicura che andrei in depressione al primo giorno.
Mi ha fatto riflettere molto su cosa la nostra societá ci ha messo in testa, sulla definizione di lavoro=stipendio a fine mese. E molte persone rinunciano a vivere per quello stipendio, o identificano lo stipendio con la vita.

Ma il film a cui penso intensamente da piú di un mese, che mi scalda il cuore, è "Invictus". Sará una visione parziale, sará naif, non avrá la prospettiva o la distanza storica per parlare di un personaggio e di avvenimenti cosí recenti, sará utopico, sará retorico....Come tutte le cose, possiamo metterci a criticarlo ma cosa volete che vi dica, a me è piaciuto tantissimo. Lo adoro.
Sono uscita dalla sala contenta, con la voglia di sapere molto di piú su Nelson Mandela, ma attenzione, non per erigerlo a mio eroe personale.

Mandela all'inizio ci provó con le buone. Con proteste pacifiche stile Gandhi che peró non portarono a niente. E allora incitó il popolo alla lotta armata. A colpire obiettivi politici. Non uccise persone, ma promosse atti terroristici. E fu messo in carcere per 27 anni.

Sicuramente ebbe tempo per pensare e per elaborare la sua filosofia politica. Quando fu eletto presidente nel '94 la situazione era a dir poco esplosiva. Fomentare qualsiasi tipo di tensione avrebbe portato alla guerra civile.I neri volevano vendetta e i bianchi se l'aspettavano.

La strumentalizzazione dello sport e dei mondiali di rugby per creare coesione nazionale mi sembra un geniale uso della politica. Come diceva Max Weber, la politica è una lotta, è l'esercizio della spartizione del potere o della sua conservazione con obiettivi ideali o egoisti. Gli obiettivi di Mandela erano sicuramente ideali.

Quelli di Berlusconi sono evidentemente egoisti.

"Invictus" mi ha fatto pensare che la politica serve a qualcosa, che puó essere messa al servizio del bene collettivo, per qualcosa di piú grande che il tornaconto personale. E di questi tempi, servirebbero molte lezioni politiche di questo tipo.

mercoledì 24 febbraio 2010

Antropologia? What does it mean?

Ebbene si, mi sono laureata in Antropologia Sociale e Culturale (oooooohhhhhhh).
Potrei iniziare a vestirmi un po' hippy e un po' alternative, comprare degli occhiali da vista vintage, fare l'intellettualoide neoprogressista postmodernista decostruttivista no?

Adesso posso dire che sono Antropologa. Aaaaaaaaaahhhhhhhhhh........

In realtá, scusate la presunzione, penso di esserlo, o meglio, mi sento di esserlo, da quando avevo 10 anni. Si, si, si, lo giuro. È uno stato d'animo, piú che un mero titolo accademico.

La prima persona che mi ha parlato di antropologia culturale è stata la mia maestra delle elementari, che si chiamava Melina, era buona come il pane e l'abbiamo fatta scappare perché eravamo una classe di scellerati e a lei è venuto un esaurimento nervoso. O almeno, cosí mi pare di ricordare.

Comunque, per farci capire il perché delle guerre tra i popoli, questa maestra ci diede una fotocopia scritta con la macchina da scrivere che spiegava tre concetti, tre forme di relazione e confronto etnico: scontro, integrazione e interazione. E di ogni concetto faceva degli esempi storici. Dal di lí ci spiegó a grandi linee il nazionalismo, il razzismo, il genocidio.....

Mi colpí. Era una lezione di storia molto diversa dalle altre. Cercavamo di capire il perché delle cose, non solo memorizzare una sequenza di fatti in ordine cronologico. Cercavamo di capire i meccanismi sociali e di potere che portavano a certi eventi. O almeno, io ci provavo a capirlo. Ma ero ancora molto piccola.

E poi a casa trovai un dizionario di quando mio padre studiava sociologia, il Dizionario di Antropologia Culturale. Me lo portai in camera, ogni tanto lo sfogliavo e lo leggevo, ma non sapevo a cosa servisse. E poi davo un'occhiata alla tesi di laurea di mio babbo sullo studio della dipendenza dalla droga e dicevo "ma pensa un po' te...che storia pesa...".

E poi all'Universitá uno degli esami che mi interessó di piú fu Sociologia della Letteratura. Nonostante penso ancora che il professore fosse completamente idiota, devo ammettere che mi sembro' affascinante analizzare il contesto sociale della letteratura e dei suoi protagonisti. Il perché e il per come certe cose si possono scrivere in certe societá e determinate epoche e in altre no. Il controllo, la censura....

Insomma adesso ho il titolo di antropologa, ma non ho risposte alcune. Anzi, ho sempre piú dubbi e sempre piú domande. Ma che vi devo dire, questa cosa mi piace un sacco!

Non sapete quante volte mi sono trovata a spiegare cos'è l'antropologia culturale...è una scienza? Non lo so...a volte penso di si ma poi mi dico cos'è la scienza? cos'è la conoscenza? Insomma meglio non partire dal di lí perché non se ne viene a capo.

Comunque, l'idea che mi sono fatta è che l'antropologia odierna sia principalmente uno sguardo, un approccio, un modo di avvicinarsi alla realtá, di studiare l'uomo e la societá in quanto costruzione culturale.

È un modo di mettere da parte preconcetti e pregiudizi e gettare uno sguardo su ció che percepiamo como diverso o semplicemente interessante.

Riflettere, comparare, analizzare....

UNIRE, senza confondere.
DISTINGUERE, senza separare.
CAPIRE, CONOSCERE A FONDO, senza giudicare.
Per me questa è la gran lezione dell'antropologia. Ed è una lezione splendidamente UMANA.

domenica 7 febbraio 2010

Discorsi circolari.

Se il linguaggio non serve solo per descrivere la realtá, ma la costruisce e la crea, i discorsi circolari generano una realtá circolare.
Non parlo di tautologie, ma di discorsi circolari.

Sono quei discorsi che ciclicamente tornano nelle nostre vite e con le stesse persone.

Che parlano di quei difetti che non sopportiamo l'uno dell'altro.

Delle stesse mete che vogliamo sempre raggiungere.

Della mentalitá che vogliamo cambiare.

Delle buone intenzioni che non mettiamo mai in atto.

Dei progetti che ad un tratto ci sembrano concreti e fattibili ma che poi non facciamo.

Si arriva a punto in cui sembra che il cerchio si spezzi, che si trasformi in una linea retta che avanza. Poi torni allo stesso discorso, se hai fortuna un po' cambiato o evoluto, ma in sostanza lo stesso.

Mi sono accorta dei miei discorsi circolari: quelli con Rafa, con i miei, con le mie amiche piú care....gira che ti rigira si torna a girare. Ma, attenzione, non sono discorsi senza senso. Forse ci servono per riportarci sempre sui nostri punti piú deboli, sulle cose che non riusciamo mai a cambiare veramente. I discorsi circolari mettono il dito nella piaga.

Fa male. Ma fa bene tornarci su e cercare di spezzare il cerchio.

venerdì 5 febbraio 2010

Brainstorming

Cioè, e questo aereo che non cade?
E la gente sull'isola? Sono due dimensioni parallele?
Sono tutti morti o no?
E la gente nel tempio? Quella specie di comunitá hippy armata che funzione ha?
Dovrei studiare per l'ultimo esame che mi resta da fare invece di pensare a Lost, no?

Non dovrei mica perdere tempo, eh no no no. Ma è inevitabile. Ad esempio, ieri ho perso tutta la mattina per un colloquio per un lavoretto all'universitá mal pagato. Beh, per un posto c'erano circa 80 persone! OTTANTA per un posto per dare informazioni agli Erasmus. Vogliamo scherzare?

Almeno con me si sono divertiti. Quando mi hanno chiesto in inglese se ero mai stata in Inghilterra gli ho raccontato "si una volta, sono arrivata il giorno in cui è morta Lady D. Il paese era sconvolto e paralizzato per il funerale. Ho avuto l'impressione che gli inglesi fossero tutti isterici, ma vorrei tornare a Londra per avere una seconda impressione."

Saranno cose da dire a un colloquio???

Comunque almeno sembravano divertiti.

lunedì 1 febbraio 2010

Benvenuto Febbraio

Come ogni anno, sono molto contenta che sia finito gennaio.
Gennaio è freddo, troppo, troppo, troppo lungo.
Senza luce, gelido, pieno di cose da pagare, di scadenze, di moduli, di cose noiose e brutte.

Febbraio ha 28 giorni, mi sta simpatico perché è il mese del carnevale, ti fa pensare che la primavera è sempre piú vicina.

E poi febbbraio mi fa venire in mentre febbre, ma non nel senso di malattia. Febbre di fare cose nuove, di iniziare seriamente i nuovi propositi dell'anno appena cominciato, febbre di vivere insomma.

Febbraio non porta sfiga come gennaio, e poi è il mese dell'aquario e dei pesci, due segni che mi piacciono molto.

Benvenuto febbraio, vedi di comportarti bene, sopratutto il giorno del concorso di mia sorella!

sabato 30 gennaio 2010

Ogni liberazione suppone un'altra forma di incatenamento.

Tra carte ed archivi.
Tra appunti e computer.
Tra tesine e libri impolverati.
Tra pensieri e sogni.
Con una gran voglia di dormire e di finire gli esami.
Questi esami, perché poi ne verranno altri.
Sempre a fare esami, cosí ci tengono impegnati.
Sempre soldi, sempre esami, certificati, corsi.
Cosí non pensiamo alla rivoluzione.

Massaggi

Non ho un personal trainer ma ho un gran massaggiatore personale: Rafa.
Sono da sempre stata abituata agli interminabili massaggi di mio babbo, ma Rafa è un degnissimo sostituto.

Non c'è niente di meglio che addormentarsi la sera sul divano mentre ti fanno un sublime massaggio alle zampe.
È veramente impagabile!

mercoledì 20 gennaio 2010

Non capisco...

Perché adesso Craxi è una vittima sacrificale? Anche altri dovevano sicuramente essere puniti, ma perché adesso bisogna santificarlo? Lui non aveva rubato?

Perché gli Stati Uniti occupano militarmente Haití e nessuno dice niente? Se ci fosse stato Bush invece di Obama, qualcuno avrebbe detto qualcosa?

giovedì 14 gennaio 2010

Capitalismo, una storia d'amore


Una storia d'amore, devozione, fede: quella della cultura occidentale con il capitalismo, basata su
dogmi che ci hanno ripetuto all'infinito e che ci continuano a ripetere.
Frasi che abbiamo assimilato come giuste, necessarie, vere:
il guadagno ad ogni costo, il libero mercato, la libertá individuale assoluta fino a calpestare l'altro, la capacitá di guadagnare dalle disgrazie altrui, il lavoro non come un diritto ma come una grazia concessa dall'oligarchia del potere...

Il riassunto di questo documentario, lunghissimo e densissimo di informazioni, è che il capitalismo non è democrazia, anche se ce lo vendono come sua massima espressione. O almeno è quello che hanno fatto fino a pochissimo tempo fa.

Da vedere assolutamente.


lunedì 11 gennaio 2010

Neve a Siviglia!


A quanto pare, ieri ha nevicato.

Dico "a quanto pare" perché dove vivo io sono caduti minuscoli frammenti di ghiaccio, mentre a quanto pare nelle aree periferiche o in collina ha nevicato veramente.
Nella foto il paesino di Carmona



domenica 10 gennaio 2010

Chissá se oggi ce la faró....

...a disfare l'albero di Natale!
L'entusiasmo con cui ogni anno lo faccio a inizio dicembre è direttamente proporzionale alla pigrizia di doverlo disfare dopo la befana!

Lo guardo e dico "adesso lo disfo" ma sono tre giorni che lo dico e lui è ancora lí, cosí carino che mi viene voglia di lasciarlo giá fatto per il prossimo anno eheheheheheh

mercoledì 6 gennaio 2010

I Re Magi portano i regali ma in cambio si prendono le vacanze!

Alla fine né Babbo Natale né i Re Magi mi hanno fatto trovare un bel gattino a casa. Sará sicuramente per un ragionevole senso di responsabilitá.

Comunque oggi sotto l'albero ho trovato:
- un ottimo libro sul pensiero di Foucault
- un buono per una pulizia al viso, un massaggio e un taglio di capelli (saranno delle indirette molto dirette sul mio decadimento fisico???)
- una bustina portatrucchi di dubbio gusto ma comunque utile
- una spilla fantastica da mettere nel cappotto
- un calendario di gatti
- del miele del contadino del paesino della Nonna di Rafa
- una escursione nello stretto di Gibilterra per avvistare cetacei.

Regali variegati e divertenti no? Non vedo l'ora di avvistare cetacei!

martedì 5 gennaio 2010

Alcune foto....


Puccia the Queen

Poor Albana

Wild Puccia in the snow

All the family

"Happy" Puccia

Puccia is thinking "Why me????"

lunedì 4 gennaio 2010

Buon 2010!!! E speriamo che....

- il mondo non finisca nel 2012. Ho ancora troppe cose da fare.
- quest'anno sia un po' piú sereno e fortunato per tutti.
- finisca questa "crisi" che, magicamente, non colpisce i ricchi ma solo la gente normale.
- che nessuna strada venga intitolata a Bettino Craxi.
- Berlusconi decida di andare in pensione e dedicarsi a comporre canzoni con Apicella.
- non venga fuori qualche altra inutile influenza che faccia spendere milioni di euro ai governi solo per arricchire le case farmaceutiche.
- che mi capitino fra le mani dei bei libri. Ultimamente non sono soddisfatta dalle mie ultime letture.
- le offerte di lavoro aumentino e che siano decentemente pagate.
- che il "fattore umano" e la responsabilitá sociale siano sempre piú importanti.