martedì 19 aprile 2011

Manuale di sopravvivenza alla Settimana Santa Sivigliana.

Se puoi, vedi di andare fuori cittá nei giorni piu affollati. Ci sono processioni dappertutto in Spagna, ma da nessuna parte cosí affollate da orde di barbari come a Siviglia.
Se sei costretto a restare in cittá:
- non gioire né sorridere apertamente se piove e quindi le processioni non possono sfilare. Rischi il linciaggio o per lo meno uno sputo o una maledizione.
-esci di casa con moooooolto anticipo se devi andare da qualunque parte. Una processione puó metterci 70 minuti a passare, quindi è consigliabile non avere fretta.
- fai training autogeno per cercare di non strippare per la musica. Le bande suonano di continuo e se ti rifugi in un bar, come se non fosse abbastanza, mettono su solo musica di bande di settimana santa.
- cammina lentamente. Le strade sono ricoperte di cera e si scivola di brutto. Attenzione alle minime curve e inclinazioni della scarpa!
-guarda per terra. A parte esserci ogni genere di rifiuto, puoi trovare anche qualche banconota o oggetto prezioso perdutosi a causa della folla.
- vestiti hippy, punk, anni settanta con occhiali fluorescenti, indossa qualcosa di irriverente, metti le infradito quando tutte le ragazze per bene hanno i tacchi o le ballerine. Qualunque stile non formale va bene affinché i tipici sivigliani fighetti e classici ti guardino male e si scostino per farti passare come se avessi la lebbra!

Chi sono i Veri Finlandesi?

È una domanda insensata, quasi come chiedere "chi sono i veri padani?"
Eppure hanno stravinto.
Cosa vogliono i Veri Finlandesi? Il programma si riassume in una serie di no: alle unioni omosessuali, all’aborto, agli immigrati e, soprattutto, no agli aiuti agli Stati europei in difficoltà, a cominciare dal Portogallo.

Chi sono i Veri Finlandesi?Ovviamente non sono i finlandesi puri, no. L'etnia non penso che abbia niente a che vedere realmente con la loro vittoria politica.
I veri finlandesi sono (e siamo) il prodotto di questo individualismo imperante che ci fa guardare solo al nostro piccolo.

Chi non vuole che gli omosessuali si sposino, penserebbe lo stesso se suo figlio o fratello fosse omosessuale?
Chi fa morire gli immigrati alle porte dell'Europa, ha mai avuto un bisnonno che è andato in America o lavorare nelle miniere del Belgio?

Chi dice no all'aborto cosa direbbe se fosse una donna che non puó decidere del suo corpo, della sua vita?

Chi dice di no agli aiuti ad altri paesi, pensa veramente che la ruota dell'economia giri sempre a suo favore?

mercoledì 13 aprile 2011

Ci sono ma non ci sono.

Lavoro, ma non del tutto.
Studio, ma non del tutto.
Sono fidanzata, ma non del tutto.
Sono straniera, ma non del tutto, ormai.
Sono italiana, ma non del tutto.
Sono una persona sana, ma non del tutto.
Sono equilibrata, ma non del tutto.
Seguo la moda, ma non del tutto.
Leggo, ma non tutto.
Ascolto, ma non tutti.
La cosa certa è che non mi annoio mai.

domenica 10 aprile 2011

Lo schiaffo del passato.

Altro che magdalène proustiana. I ricordi che sopravvengono all'improvviso sono veri e propri schiaffi. È come ricevere una pallina da tennis a tutta velocitá in faccia senza avere il tempo di posizionare la racchetta. Basta una parola, "torpedone", ad esempio, perché il cervello riporti alla mente mille momenti condensati delle scuole superiori. O la luce del tramonto di oggi, in una piazza di Siviglia che ti ricorda tutt'altro luogo dove sei stato e in tutt'altre circostanze. Il colore di una maglietta. Delle parole nella tua lingua che non ascoltavi da tempo. C'è da stare attenti con i ricordi, sopratutto con quelli che hanno come effetti collaterali una smodata nostalgia di tempi che furono, molto lontani.

mercoledì 6 aprile 2011

Ho visto cose che voi umani non potreste neanche immaginare...

Mi sono sentita un personaggio tra Matrix e Blade Runner oggi, quando un mio collega mi ha fatto vedere come le mie fatiche mentali di due settimane, 700 materie tradotte da me dal francese o l'inglese allo spagnolo, sono entrate a far parte di MILLENNIUM, il Programma di Gestione Integrato della Biblioteca. Le mie parole sono state prima codificate da un programma, e poi sono state trasformate in codici in modo che il computer le possa capire per poi rigurgitarle di nuovo in una forma leggibile agli umani. Tra un processo e l'altro, le parole vengono passate a un file di soli numeri e codici binari, in modo che la macchina le possa digerire. Io volevo aprire quel file, per poter vedere il flusso di numeri, quella marea di codici illeggibili ai miei occhi, ma il mio collega non aveva la chiave per poterlo aprire. Solo il mio capo lo puó vedere quel file! Solo lui ha la password! E perché? Non penso sia pericolo aprire quel file! A quel punto mi sono immaginata il mio capo, un tipo molto bonario, basso e senza collo, vestito tipo Morfeo di Matrix che mi chiedeva se volevo la pillola rossa o la pillola blu per poter vedere quel flusso di numeri. Insomma alla fine quei numeri non li ho visti, ma l'operazione è riuscita perfettamente. Bisogna veramente imparare a parlarci con queste macchine!

martedì 5 aprile 2011

La realtá supera la fantasia.

Se mi avessero detto dieci anni fa che sarei vissuta da sola a Siviglia mentre mia sorella era incinta in Italia e il mio fidanzato viveva a Boston, gli avrei detto "impossibile, non ha senso, ma a fare che?". A cercare di diventare bibliotecaria?! Surreale! Eh si, la realtá supera di gran lunga la fantasia. Chi l'avrebbe mai detto che.... avrei passeggiato per Barcellona, bevendo vino portoghese, con una cara amica di Ravenna che peró vive a Milano. Che avrei viaggiato su un aereo con un bonsai con la cintura di sicurezza, eloquente e metaforico compagno di viaggio. Che avrei conosciuto una persona che lavora come guardiano dei leoni in una riserva naturale in Sudafrica. Che un mio caro amico fa il marinaio in giro per il mondo su un galeone del 1600, un pirata del 21º secolo. Che di continuo mi vengano offerti dei gattini da adottare e io dica imperterrita di no, nonostante sia il mio desiderio piú grande. Che mi scambino per un andalusa di un paesino, a causa del mio marcato accento andaluso, e non mi credano anche se mostro loro un documento italiano. Che un paese democratico a forma di stivale che fa parte di un sistema economico-politico chiamato Europa sia governato da un vecchio con problemi di erezione che fa festini con prostitute, che nomina ministri esclusivamente dei pregiudicati o delle belle donne, che si circonda di una corte degna di un circo, che fa delle leggi solo per se stesso ed i suoi interessi. La realtá è surreale, basta scostarci un attimo per vederlo con chiarezza. Mi resta solo da dire che ceci n'est pas une pipe!

Il tempo dove sia non lo so.

So solo che mi sveglio il lunedi mattina ed è gia venerdí. Mi addormento di nuovo e mi sveglio ed è di nuovo lunedi. Il tempo sembra un alternarsi di lunedi-venerdi che passano veloci.