Immaginate, tornando dal mare, di restare intrappolati in un mega ingorgo in autostrada una domenica alle 4 del pomeriggio, sotto il sole cocente, senza aria condizionata, a qualche ora da Parigi. Passano ore, la prima notte, un giorno, due giorni...è una situazione surreale!
È un racconto che si legge in venti minuti, un libretto carino, una deliziosa edizione che ho pensato di spedire per posta alla mia famiglia qualche settimana fa.
Al postino che l'ha rubato, recapitando la busta vuota nella buchetta delle lettere, mi auguro che il racconto gli sia piaciuto.
Mi piace immaginare che sia capitato fra le mani di una persona sola, annoiata e apatica, che l'ha rubato per sentire una piccola emozione, una trasgressione ribelle, e che poi a provato a leggerlo ma cazzo è in spagnolo...
Cosa succederá a questo libretto? Il ladro l'avrá gettato nella spazzatura? Avrá deciso di trovare la traduzione in italiano o comincerá a studiare spagnolo? L'avrá regalato?
Nella peggiore delle ipotesi il libro non l'ha rubato nessuno, si è solo mediocremente perso ed è in chissa quale angolo o scatola, dimenticato. In questo caso, povero libro perso. Meglio rubato che perso.
2 commenti:
sì, i furti di libri si possono perdonare: diciamo che, almeno, sono a fin di bene... e comunque meglio che perso in qualche angolo ragnateloso delle poste italo-iberiche!
vedrai che alla lotteria delle poste di fine anno qualcuno lo sorteggerà e lo leggerà! un bacione
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