martedì 31 marzo 2009

Dedicato agli amanti dei felini






Tra la provincia di Huelva e Sevilla c'è un enorme parco naturale chiamato Doñana dove sopravvivono esemplari di lince iberico, una razza di gattoni in pericolo di estinzioni. Alcune coppie vivono in cattivitá per proteggere i cuccioli e poi rimetterli in libertá quando sono adulti. Quest'anno sono sopravissuti 8 cuccioli di lince! Eccovi le foto:

lunedì 30 marzo 2009

Le ragioni dell'emigrante.

Le ragioni che spingono una persona ad andare a vivere lontano dalla casa natale sono ragioni potenti. Non dico profonde o razionali o particolarmente pratiche. Dico potenti nel senso che sono ragioni spesso totalmente casuali o assurde, ma che comunque hanno la forza sufficiente da far emigrare.

A volte sono forti le ragioni per andare via. Ma spesso sono molto deboli le ragioni per restare. E allora un fattore unito all'altro è ció che fa partire.

L'equazione è semplice: se le ragioni per andare via sono maggiori o uguali a 1 + le ragioni per restare sono inferiori o uguali a 0 = emigrante.

Nel mio caso la ragione per andare via è stata forte, ma non certo pratica o razionale. È stata una ragione puramente emotiva.
Gli altri emigranti che conosco, normalmente, sono a Siviglia abbastanza per caso, piú che per vocazione. E alcuni per ragioni abbastanza assurde. Ad esempio:

- per imparare il flamenco
- per la crema catalana (giuro che è vero)
- per il clima
- perché volevo venire in Spagna e ho scelto una cittá a caso (giuro che è vero)
- perche la birra costa poco
- perché odia l'italia
- per sposarsi con un gay che poi ti ha lasciato piantato

mercoledì 25 marzo 2009

Piccoli ma significativi cambiamenti

Da domani, invece di lavorare 7 ore al giorno da lunedi a sabato, lavoreró 4,5 ore al giorno. Non pe male.

martedì 24 marzo 2009

Reincarnazione

Se per caso dopo la morte ci reincarniamo, vorrei che il karma della mia anima, invece di avanzare, tornasse un po' indietro. Vorrei reincarnarmi in un bellissimo gatto!!!!

domenica 22 marzo 2009

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d'incontri se il pensiero resta alto e il sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga
che i mattini d'estate siano tanti quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche aromi penetranti d'ogni sorta,
più aromi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie, impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca, raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo,per anni, e che da vecchio metta piede sull'isola,
tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio, senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso giá tu avrai capito ció che Itaca vuol significare.

martedì 17 marzo 2009

Scene dalla postmodernitá - Un gran patacca.

In quel teatro che è il negozio in cui lavoro, si muovono tanti personaggi, ma non sono attori: sono persone che vivono perennemente come se fossero su un palcoscenico. È il loro essere.

Oggi è venuta per l'ennesima volta un tipo osceno, sui 40, brizzolato, con una panza da far schifo, finto snob, finto fighetto, finto cool con un aria a mezzo tra l'essere finocchio e l'essere sciupafemmine. Cambia atteggiamento all'occorrenza: quando viene con un amico gay sembra gay pure lui, quando viene solo sembra ci voglia conquistare tutte con il suo charme rozzo e laido.

Oggi mi dice che deve fare un regalo a una tipa ma vuole spender poco perché "questa qua mica è la sua fidanzata, peró, insomma vuole una cosa che si veda che è di PRADA, per fare colpo".
Gli propino una borsa shopping in nylon rosa fucsia di non so quanti anni fa con il logo Prada dorato, al 40% di sconto e lui è felicissimo perche tanto di moda non ne ha un'idea, la borsa fa cagare ma costa "solo" 295 euro e gli sembra un gran affare.

Fin qui, normale amministrazione.
Poi il gran colpo di scena. Evidentemente il tipo vuole impressionarmi:

Lui: Scusa ma di dove sei?
Io: Italia
Lui: Ah, uno dei miei migliori amici è italiano.
Io: ah, e vive a Siviglia?
Lui: No viveva a Manhattan ma adesso vive a Torino. È un tipo un po' pazzo! Magari lo conosci.
Io: mmmhhhh se viveva a Manhattan e adesso a Torino non penso proprio....
Lui: SI CHIAMA LAPO, LAPO ELKAN
Io faccio una faccia che non potete immaginare, non so come ho fatto a non ridergli in faccia e gli dico: " beh, conoscerlo no, ma diciamo che ho sentito parlare di lui"
Lui: si Lapo ha un gran gusto, anche lui si interessa alla moda. Ad aprile verra qui a Siviglia, a casa mia."
Io: ah ma guarda un po'. Bene bene.Passata di qua allora, cosi lo saluto. (abbasso lo sguardo, mi viene troppo da ridere).

Quando il tipo esce mi metto a ridere di gusto e cerco di spiegare alla mia collega rumena chi è Lapo Elkan. Ma come si puo essere cosí patacca??????

venerdì 13 marzo 2009

giovedì 5 marzo 2009

Scene dalla postmodernitá.

Una delle caratteristiche della nostra societá postmoderna è il suo essere effimera.
Lo vedo quasi ogni giorno in negozio.
Ma ieri ho assistito a una scena madre, alla decadenza totale. E sono sprofondata nello spleen e nell'assurdo. O prendo il mio lavoro come una specie di studio sociale, come una specie di zoo umano dove assisto senza intervenire alla degenerazione umana, come spettatrice passiva, cercando anche di riderci sopra, oppure mi licenzio.

Entrano Marta (30 anni, abbronzata, o meglio, lampadata, fighettissima, fisico da modella, sorriso sbiancato, educata ma ipocrita allo stesso tempo. Una che non cammina, sfila come se fosse sempre in una passerella ) e sua Madre (sui 40?50? 60? impossibile saperlo. I miei complimenti al chirurgo estetico).

Marta: vorrei provare quei sandali di Prada con i fiocchetti. Quanto misura il tacco?

io: 15 centimetri.

Marta: ah ecco, no perché io senza un super tacco non posso camminare. Adoro i tacchi mozzafiato, voglio sempre essere la piú alta di tutti. Questi sandali sono stupendi.Vero mamma?

Madre: stupendi Marta! Stupendi!Quanto costano?

io: 450 euro. Abbiamo anche dei sandali in sconto dell'anno scorso.

Marta e Madre mi guardano con sguardo assassino come se volessi insinuare che non hanno abbastanza potere d'acquisto per poter comprare la nuova collezione.

Marta: No guarda, voglio qualcosa di nuovo, di fresco, capisci?

io: certo capisco. (Capisco che 45o euro è la metá del mio stipendio. È l'unica cosa a cui penso in questo momento. Non ci trovo niente di "fresco".).

Madre: Certo Marta! Marta provateli perché sono ideali, sono fantastici, stupendi, bellissimi. Provateli Marta, provali. (La Madre avra detto la parola "Marta" 70 volte in mezz'ora!)

Do a Marta i maledetti sandali, che in effetti sono bellissimi ma, cazzo non posso smettere di pensare che costano la metá del mio stipendio.
Marta li prova. le stanno da Dio, ovviamente. Sembrano dei trampoli ma le stanno da Dio.

Marta: OOOOhhhhhh Mamma ma guarda che sono per me. Sono proprio per me.

Madre: si Marta. Ti stanno da favola Marta. Basta, non pensarci, comprali Marta!

Marta: Aspetta anche quelli dorati non sono male. Quanto misura il tacco?

io: il tacco dei sandali dorati misura 13,5 centimetri. Quelli che ha addosso 15 cm.

Marta prova i sandali dorati, altrettanto carini. Ma non è convinta perché il tacco è leggermente piú basso (13,5 cm!!!! !!!!! !!!!!)
Alla fine si decide. Ecco il suo ragionamento:

Marta: si guarda mi sa che alla fine mi prendo i sandali dorati anche se sono piú bassi perche ho pensato che ho 3 figli piccoli che corrono dappertutto e, insomma, dove vado io con i tacchi di 15 centimetri?! Mica gli posso correre dietro con 15 cm di tacco no? Rischierei di cadere. Invece quelli di 13,5 cm mi sembrano molto piú pratici.

Madre: ma certo Marta, certo.

Io: ..... .... .... (in realta mi chiedo quale sia la gran differenza tra correre con 15 o 13,5 cm di tacco).... ...

Marta: si allora prendo quelli bassi (bassi??? 13,5cm!!! bassi???!!!!!)

Mentre preparo le scarpe, la scatola e lo scontrino sento Marta e Madre parlare sottovoce:

Madre: allora per il botox?
Marta: si ho pensato di metterlo a settembre sul collo, sulla fronte e intorno alle labbra.
Madre: ma perche aspettare tanto?
Marta: ma si mamma, intanto prendo delle vitamine che mi fanno bella la pelle.
Madre: si Marta ma non aspettare che sia troppo tardi. Non aspettare che sia troppo tardi.

Finalmente escono dal negozio. Mi immagino Marta correre su quei trampoli di 13,5 cm. Ma soprattutto mi viene una gran tristezza.
Troppo tardi? Troppo tardi per cosa?

martedì 3 marzo 2009

Proverbio giapponese

Il chiodo che sporge va preso a martellate.



Cosa ne pensate?

Dipende dalla funzione del chiodo, no? Se è un chiodo piantato per unire due cose, allora è vero che non deve sporgere. Se unisce, ad esempio, le parti un tavolo, deve essere ben conficcato.

Ma se ficco il chiodo dentro un muro del tutto,non serve piu per appendere un quadro. E a me piace appendere i quadri.

Mi sfugge la logica orientale?

lunedì 2 marzo 2009

Energia negativa

Sabato mattina io e Isa siamo andate al santuario della Virgen del Rocio per far fede a una specie di voto che avevamo fatto quasi per scherzo l'anno scorso. Visto che a entrambe le cose stanno andando un po' di merda, abbiamo pensato che visitare il santuario ci avrebbe dato la sensazione di compiere le promesse e che ci infondesse energia positiva.

Vedremo come va marzo, vedremo se le cose si raddrizzano un po', anche se per ora non c'è ancora un gran miglioramento: la sera stessa dellla visita al santuario, mentre stavamo andando a un compleanno, una tipa sll'autobus praticamente ci ha vomitato addosso!

Io non ho parole.