martedì 15 dicembre 2009

Caro Babbo Natale

Caro Babbo Natale, mi ricordo che una volta, quando ero piccola, avevo sempre le idee chiarissime sul regalo che avrei voluto.
Un anno ti scrissi la letterina ad agosto chiedendoti l'aeroporto dei Lego, e il desiderio di quel regalo non fu scemando con il tempo, anzi, crebbe giorno per giorno la convinzione che quello era io regalo giusto, proprio quello di cui avevo bisogno in quel momento. E cosí fu.

Quando ero piccola avevo le idee chiarissime su tutto e su tutti, mi sembrava cosí semplice! C'erano i buoni e i cattivi, e basta. Non capivo perché gli adulti facessero cosí fatica a costruire un mondo giusto. Con il mio enorme ego infantile, pensavo che un giorno sarei stata una persona adulta con idee e mete chiarissime e con tutti gli strumenti per capire e giudicare la realtá.

Quest'anno non so cosa chiedere di regalo di Natale, non so a cosa dare prioritá, se alla salute, all'amore, al lavoro, ai soldi...è tutto cosí sfumato, correlato, mischiato, interconnesso...

Il nero e il bianco non esistono piú da tempo, e in mezzo tutte queste sfumature e ghirigori, della realtá non ci capisco piú niente. È tutto molto complesso, ma cosa vuoi che ti dica Babbo Natale, la veritá è che sono contenta di questa complessitá. Sono contenta che le mie categorie e classificazioni, i miei modi di interpretare il mondo non siano mai sufficienti o adatti.

Sono contenta di non capire tutto di una persona dai primi 5 minuti di conversazione, sono contenta di non sapere tutto su un argomento dopo aver letto solo un libro, sono contenta di dover leggere almeno 4 quotidiani di 4 paesi diversi per intravedere una mezza veritá, sono contenta che ci siano un infinitá di cose, luoghi e persone diametralmente diverse da me che magari mai conosceró....

Tornando al regalo, facciamo che deve essere una cosa materiale, giusto?
Perché chiederti la felicitá per me e tutti i miei cari, o la pace nel mondo intero te lo giá chiesto altri anni e non mi è mai arrivato! L'ho chiesto anche ai Re Magi, allla Befana e alle divinitá di tutte le religioni ma mi sembra che come desiderio non valga perché per il momento non si è mai avverato...

Quindi un regalo materiale....posso avere un gatto??????

lunedì 14 dicembre 2009

Ma il souvenir del Duomo era Made in China?

Lo so, non si dovrebbe gioire apertamente di un atto di violenza.
Ma scusate il cinismo, o meglio, la cattiveria: a me Berlusconi non fa pena.

Sicuramente tutti i guai dell'Italia non sono colpa sua. Debito pubblico, mafia e corruzione in Italia sembrano essere all'ordine del giorno fin dalla notte dei tempi.

Comunque, anche fra tutte le ombre della nostra storia, lo stato attuale delle cose dovrebbe essere una democrazia, e in quanto tale, atti di violenza e di terrore non sono contemplati come mezzi di espressione o di rivolta.

Va bene. Tartaglia ha sbagliato e sicuramente pagherá, eccome se pagherá.

E Berlusconi quando pagherá? La cosa che mi da piu fastidio è che adesso ne facciano un martire, un santo, il salvatore della patria.
Uno che l'altro giorno al parlamento europeo invece di ascoltare il dibattito sul cambiamento climatico passava in giro dei disegni di mutande femminili ai suoi compagni parlamentari.

Non sopporto che si parli di cospirazione, di complotto dei rossi, che sia colpa dei comunisti e fesserie varie....arriveranno a dare la colpa ai cinesi per aver costruito un souvenir del Duomo cosí contundente? Del resto, si tratta pur sempre di un paese comunista...

Trovo consolazione nel Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, che con tre frasi mi fa vedere che lui aveva giá capito tutto di politica e di potere:

"È meglio un male sperimentato che un bene ignoto"
"La facoltá di ingannare se stesso, un requisito essenziale per chi vuole guidare gli altri"
" Se tutto deve rimanere com'è, è necessario che tutto cambi"

L'ansia, l'ipocondria e la sfiga della suora.

La settimana scorsa ho avuto vari giorni di fiacca, debolezza e capogiri. Malanni di stagione? Probabilmente. Fatto sta che giovedí ero molto nervosa perché il giorno dopo dovevo fare un esame di inglese, in piú mi sentivo girare tutto e mi faceva pure male il braccio sinistro.

Ho fatto la peggiore cosa che potessi fare: mettere i sintomi su Google!
Capogiri e dolore al braccio sinistro: poteva essere di tutto, da un infarto a un ictus a una polmonite...Rafa arriva a casa e mi trova sul divano in uno stato di psico-agonia e decidiamo di andare dal dottore per farmi stare tranquilla.

La dottoressa mi dice che forse è anemia e che sicuramente non sto avendo nessun infarto, ma per scrupolo mi manda dall'infermiera che mi faccia un elettrocardiogramma e mi misuri la pressione.

Torno in sala d'aspetto con i risultati e aspetto che la dottoressa mi chiami. C'eravamo io, Rafa e due suore. Due suore molto anziane.

Le suore dovevano essere in libera uscita dopo molti anni perché erano abbastanza euforiche e divertite dal fatto che di fronte all'ambulatorio ci fosse un ambulanza che stava portando un cadavere alla camera mortuaria. Una delle due era molto espansiva:

Suora 1 a noi: -Avete visto? Qualcuno è morto!
Rafa: Eh si, sorella. (Rafa è sempre molto rispettoso con le pinguine).
Suora 1 ci guarda e dice sorridendo: - Ragazzi, la morte è dappertutto!!!!

Io e Rafa ci guardiamo attoniti e poi rivolgiamo lo sguardo in basso dopo questa gran gufata. Ma la suora, non contenta, tocca il braccio di Rafa e continua:
Suora1:- ad esempio quest'estate, la moglie di mio nipote gli dice che gli gira la testa e va in bagno. Lui va a vedere come sta e la trova morta fulminata. Si fa cosí presto ad essere portati via!

Dopo questa doppia gufata la dottoressa mi chiama, mi dice che va tutto bene, che faremo delle analisi di controllo e poi io e Rafa usciamo di corsa dall'ambulatorio scappando dall'energia negativa sprigionata dalla suora.

Infatti, il giorno dopo, l'esame d'inglese va alquanto male e in piú mi caga pure un uccello in testa.
E non ditemi che la cacca porta fortuna, perché è solo una magra consolazione! La cacca fa schifo e basta.

martedì 8 dicembre 2009

I gatti protagonisti del Natale.


...non si puó resistere alla tentazione di dominare il presepe...


....ma bisogna anche sopportare gli umani che fanno ste cose...



....l'albero di Natale puo essere un luogo di avventure...




...ma giocare ad essere Godzilla in mezzo alle statuine del presepe non ha prezzo!



lunedì 7 dicembre 2009

Natale con inquietudini....



Adoro l'idea della firma Moschino a Milano di mettere in vetrina un Babbo Natale in psicoanalisi.
Perché tra la crisi, le disillusioni, le frustrazioni, i dubbi e l'incertezza diffusa, anche Babbo Natale deve avere delle crisi di identitá perche ogni anno sembra sempre piú difficile ricreare la fiaba incantata del Natale.