domenica 7 febbraio 2010

Discorsi circolari.

Se il linguaggio non serve solo per descrivere la realtá, ma la costruisce e la crea, i discorsi circolari generano una realtá circolare.
Non parlo di tautologie, ma di discorsi circolari.

Sono quei discorsi che ciclicamente tornano nelle nostre vite e con le stesse persone.

Che parlano di quei difetti che non sopportiamo l'uno dell'altro.

Delle stesse mete che vogliamo sempre raggiungere.

Della mentalitá che vogliamo cambiare.

Delle buone intenzioni che non mettiamo mai in atto.

Dei progetti che ad un tratto ci sembrano concreti e fattibili ma che poi non facciamo.

Si arriva a punto in cui sembra che il cerchio si spezzi, che si trasformi in una linea retta che avanza. Poi torni allo stesso discorso, se hai fortuna un po' cambiato o evoluto, ma in sostanza lo stesso.

Mi sono accorta dei miei discorsi circolari: quelli con Rafa, con i miei, con le mie amiche piú care....gira che ti rigira si torna a girare. Ma, attenzione, non sono discorsi senza senso. Forse ci servono per riportarci sempre sui nostri punti piú deboli, sulle cose che non riusciamo mai a cambiare veramente. I discorsi circolari mettono il dito nella piaga.

Fa male. Ma fa bene tornarci su e cercare di spezzare il cerchio.

1 commento:

luca ha detto...

geniale!
da tempo, sei tra i miei autori (anche senza libro). mil besos