martedì 15 dicembre 2009

Caro Babbo Natale

Caro Babbo Natale, mi ricordo che una volta, quando ero piccola, avevo sempre le idee chiarissime sul regalo che avrei voluto.
Un anno ti scrissi la letterina ad agosto chiedendoti l'aeroporto dei Lego, e il desiderio di quel regalo non fu scemando con il tempo, anzi, crebbe giorno per giorno la convinzione che quello era io regalo giusto, proprio quello di cui avevo bisogno in quel momento. E cosí fu.

Quando ero piccola avevo le idee chiarissime su tutto e su tutti, mi sembrava cosí semplice! C'erano i buoni e i cattivi, e basta. Non capivo perché gli adulti facessero cosí fatica a costruire un mondo giusto. Con il mio enorme ego infantile, pensavo che un giorno sarei stata una persona adulta con idee e mete chiarissime e con tutti gli strumenti per capire e giudicare la realtá.

Quest'anno non so cosa chiedere di regalo di Natale, non so a cosa dare prioritá, se alla salute, all'amore, al lavoro, ai soldi...è tutto cosí sfumato, correlato, mischiato, interconnesso...

Il nero e il bianco non esistono piú da tempo, e in mezzo tutte queste sfumature e ghirigori, della realtá non ci capisco piú niente. È tutto molto complesso, ma cosa vuoi che ti dica Babbo Natale, la veritá è che sono contenta di questa complessitá. Sono contenta che le mie categorie e classificazioni, i miei modi di interpretare il mondo non siano mai sufficienti o adatti.

Sono contenta di non capire tutto di una persona dai primi 5 minuti di conversazione, sono contenta di non sapere tutto su un argomento dopo aver letto solo un libro, sono contenta di dover leggere almeno 4 quotidiani di 4 paesi diversi per intravedere una mezza veritá, sono contenta che ci siano un infinitá di cose, luoghi e persone diametralmente diverse da me che magari mai conosceró....

Tornando al regalo, facciamo che deve essere una cosa materiale, giusto?
Perché chiederti la felicitá per me e tutti i miei cari, o la pace nel mondo intero te lo giá chiesto altri anni e non mi è mai arrivato! L'ho chiesto anche ai Re Magi, allla Befana e alle divinitá di tutte le religioni ma mi sembra che come desiderio non valga perché per il momento non si è mai avverato...

Quindi un regalo materiale....posso avere un gatto??????

lunedì 14 dicembre 2009

Ma il souvenir del Duomo era Made in China?

Lo so, non si dovrebbe gioire apertamente di un atto di violenza.
Ma scusate il cinismo, o meglio, la cattiveria: a me Berlusconi non fa pena.

Sicuramente tutti i guai dell'Italia non sono colpa sua. Debito pubblico, mafia e corruzione in Italia sembrano essere all'ordine del giorno fin dalla notte dei tempi.

Comunque, anche fra tutte le ombre della nostra storia, lo stato attuale delle cose dovrebbe essere una democrazia, e in quanto tale, atti di violenza e di terrore non sono contemplati come mezzi di espressione o di rivolta.

Va bene. Tartaglia ha sbagliato e sicuramente pagherá, eccome se pagherá.

E Berlusconi quando pagherá? La cosa che mi da piu fastidio è che adesso ne facciano un martire, un santo, il salvatore della patria.
Uno che l'altro giorno al parlamento europeo invece di ascoltare il dibattito sul cambiamento climatico passava in giro dei disegni di mutande femminili ai suoi compagni parlamentari.

Non sopporto che si parli di cospirazione, di complotto dei rossi, che sia colpa dei comunisti e fesserie varie....arriveranno a dare la colpa ai cinesi per aver costruito un souvenir del Duomo cosí contundente? Del resto, si tratta pur sempre di un paese comunista...

Trovo consolazione nel Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, che con tre frasi mi fa vedere che lui aveva giá capito tutto di politica e di potere:

"È meglio un male sperimentato che un bene ignoto"
"La facoltá di ingannare se stesso, un requisito essenziale per chi vuole guidare gli altri"
" Se tutto deve rimanere com'è, è necessario che tutto cambi"

L'ansia, l'ipocondria e la sfiga della suora.

La settimana scorsa ho avuto vari giorni di fiacca, debolezza e capogiri. Malanni di stagione? Probabilmente. Fatto sta che giovedí ero molto nervosa perché il giorno dopo dovevo fare un esame di inglese, in piú mi sentivo girare tutto e mi faceva pure male il braccio sinistro.

Ho fatto la peggiore cosa che potessi fare: mettere i sintomi su Google!
Capogiri e dolore al braccio sinistro: poteva essere di tutto, da un infarto a un ictus a una polmonite...Rafa arriva a casa e mi trova sul divano in uno stato di psico-agonia e decidiamo di andare dal dottore per farmi stare tranquilla.

La dottoressa mi dice che forse è anemia e che sicuramente non sto avendo nessun infarto, ma per scrupolo mi manda dall'infermiera che mi faccia un elettrocardiogramma e mi misuri la pressione.

Torno in sala d'aspetto con i risultati e aspetto che la dottoressa mi chiami. C'eravamo io, Rafa e due suore. Due suore molto anziane.

Le suore dovevano essere in libera uscita dopo molti anni perché erano abbastanza euforiche e divertite dal fatto che di fronte all'ambulatorio ci fosse un ambulanza che stava portando un cadavere alla camera mortuaria. Una delle due era molto espansiva:

Suora 1 a noi: -Avete visto? Qualcuno è morto!
Rafa: Eh si, sorella. (Rafa è sempre molto rispettoso con le pinguine).
Suora 1 ci guarda e dice sorridendo: - Ragazzi, la morte è dappertutto!!!!

Io e Rafa ci guardiamo attoniti e poi rivolgiamo lo sguardo in basso dopo questa gran gufata. Ma la suora, non contenta, tocca il braccio di Rafa e continua:
Suora1:- ad esempio quest'estate, la moglie di mio nipote gli dice che gli gira la testa e va in bagno. Lui va a vedere come sta e la trova morta fulminata. Si fa cosí presto ad essere portati via!

Dopo questa doppia gufata la dottoressa mi chiama, mi dice che va tutto bene, che faremo delle analisi di controllo e poi io e Rafa usciamo di corsa dall'ambulatorio scappando dall'energia negativa sprigionata dalla suora.

Infatti, il giorno dopo, l'esame d'inglese va alquanto male e in piú mi caga pure un uccello in testa.
E non ditemi che la cacca porta fortuna, perché è solo una magra consolazione! La cacca fa schifo e basta.

martedì 8 dicembre 2009

I gatti protagonisti del Natale.


...non si puó resistere alla tentazione di dominare il presepe...


....ma bisogna anche sopportare gli umani che fanno ste cose...



....l'albero di Natale puo essere un luogo di avventure...




...ma giocare ad essere Godzilla in mezzo alle statuine del presepe non ha prezzo!



lunedì 7 dicembre 2009

Natale con inquietudini....



Adoro l'idea della firma Moschino a Milano di mettere in vetrina un Babbo Natale in psicoanalisi.
Perché tra la crisi, le disillusioni, le frustrazioni, i dubbi e l'incertezza diffusa, anche Babbo Natale deve avere delle crisi di identitá perche ogni anno sembra sempre piú difficile ricreare la fiaba incantata del Natale.

domenica 29 novembre 2009

Schiavi della modernitá.

In 6 mesi ci si sono rotti:
- prima il bagno di sotto (parete sfondata per riparare un tubo).
- poi il bagno di sopra ( dall'interruttore della luce usciva dell'acqua....un' altra parete rotta.)
- poi lo scaldabagno.
- internet ripetute volte.
- due fornelli se si accendono contemporaneamente fanno saltare la luce.
- e la new entry è stata oggi: il frigo (con tanto di congelatore).

Ovviamente il 99% degli elettrodomestici ama rompersi il sabato o la domenica.

In questi casi uno capisce quanto sia indispensabile la tecnologia, o meglio, quanto ne siamo schiavi.
Oggi ho dovuto cucinare tutto quello che avevo in frigo per non doverlo buttare, ma non possiamo mangiare tutto oggi e....dove lo metto? dove lo conservo?

Penso a mia nonna che mi racconta sempre che lei non aveva mica il frigo, facevano un buco per terra et voilá!
Peccato che io non abbia un giardino.

mercoledì 25 novembre 2009

La mia identitá etnica è una pizza.

Perché 100 pizze o La mia Patria o Il Borgo non aprono delle succursali internazionali e mi portano una buona pizza a casa quando il frigo è vuoto, quando sono stanca, quando sono malata, quando fuori piove e guardo un film, quand'è domenica e si sta in pigiama tutto il giorno?

Perché?????

Perché????

La mancanza di una buona pizza a domicilio è uno di quegli elementi della mia identitá che Clifford Geertz definisce primordiali : sono quelli che non si possono cancellare né adattare, che restano immutabili in ogni contesto.

Posso andare a vivere in Cina, in Australia, in India...mi adatteró alla cultura locale, impareró la loro lingua e i loro usi, mangeró il loro squisito cibo locale, ma....una BUONA pizza DOMICILIO?

Non ditemi eresie come Telepizza, Pizza Hut, Sloppy Joes ... voglio la pizza che piace a me e la voglio a casa mia in 20 minuti!!!!!!

Vicino a casa mia per fortuna c'è un ristorante gestito da dei ragazzi di Foligno che fanno una pizza moooolto simile alla vera, direi una original fake pizza italiana che potrebbe fungere da ottimo succedaneo, con tanto di rucola ed altri ingredienti locali ma.....non la portano a domicilio!!!

Avrei bisogno di sapere che nei momenti di bisogno la pizza a domicilio c'è!

venerdì 20 novembre 2009

Il sogno dell'Albana


Ecco l'Albana che realizza il suo sogno: dormire in poltrona!

La Loria, a causa dell'euforia dovuta al mio arrivo, era talmente felice che disse " ma si, lasciala dormire li". Ecco che il sogno dell'Albana sembra compiuto: lei regina senza orecchie della casa, e la Puccia, la sua eterna rivale......

...relegata a dormire in garage !!!!!!!!!!!!!
Purtroppo peró, l'eccezione conferma la regola.
Il sogno dell'Albana è stato infranto, la tregua è stata interrotta e il conflitto continua...

Eccole qua, come israeliani e palestinesi! Ecco tornata l'oppressione e l'ingiustizia!

La Puccia in tutta la sua bontá!!!!!

giovedì 19 novembre 2009

A breve le immagini. Per il momento, parole.

È volata la settimana che ho passato a Ravenna.
C'è stato il sole, almeno il primo giorno, fra foglie giallissime del ginko biloba e le lacrime di gioia della mamma.
Ho corso con la tigre, spostato le nuvole e scoperto il punto dei sette villaggi, per ricaricare l'energia ed andare avanti anche quando si pensa che non si puó piú.

Ho avuto i capelli perennemente bagnati dalla nebbia e il sapore di piadina e cioccolato in bocca.

Ho visto persone che non vedevo da tempo ma con le quali ogni volta si riprende un discorso mai interrotto, persone che, anche se hanno percorsi piu o meno diversi dal mio, hanno altri sogni o posano il loro sguardo su altre cose, restano sempre legami preziosi basati su un affetto sincero. Sono persone con le quali lo spazio e il tempo seguono regole non convenzionali.

E poi anche Bologna, il treno, i gatti, gli abbracci, il tempo per pensare, per dormire, i dolci e le pizze...torno a Siviglia molto carica e anche ingrassata a dire la veritá!

Quindi adesso bisogna iniziare a correre, visto che l'energia e le calorie ci sono, verso gli obiettivi che voglio e posso raggiungere.

mercoledì 11 novembre 2009

Travelling

C'è chi viaggia in aereo.
C'è chi va in Cina con un galeone e impiegherá 4 mesi per farlo.
C'è chi va in macchina tutti i giorni ad assistere chi purtroppo non è curabile.
C'è chi va a parlare a delle giovani menti.
C'è chi va in banca, ma sogna con tutt'altro.
C'è chi va in bici con la musica nelle orecchie e cerca di non infilarsi nei binari del tram.
Spero che i viaggi delle persone a cui tengo vadano a buon fine, ma sopratutto spero che il viaggio in sé, valga la pena. Sono sicura di si.

mercoledì 4 novembre 2009

Ehi, ma sono giá passati 6 anni?!


Mamma mia come passa il tempo!!!!

Eccoci qua, siamo al nostro sesto anniversario, con le prime rughe intorno agli occhi, capelli bianchi qua e lá, qualche torcicollo o mal di schiena in piú ma con la sensazione di stare insieme da ieri!

lunedì 26 ottobre 2009

Il sentimento di questo lustro.

Non lavorare non significa non fare niente, anzi.
Il tempo, anche da disoccupato, non è mai abbastanza, ci sono mille cose da fare e mille cose che potresti fare e che DEVI cercare di fare, per tentare di supplire quel vuoto che la societá di fa pesare, cioè il non essere remunerato per svolgere un'attivitá.

Perché alla fine se non sei pagato per fare qualcosa, passi direttamente alla categoria dei non integrati nei meccanismi sociali corretti.

Cosa genera tutto ció? La frustrazione.

La frustrazione penso che sia il sentimento generale degli ultimi 5 anni, per tutte le generazioni.

Per i nostri anziani, sempre meno considerati, sempre meno "utili" perché non produttivi, sempre piú parcheggiati in case di riposo, sempre piú trattati come bambini scemi.

Per i nostri genitori, che vedono crollare un modello di societá in cui, almeno in qualche momento, avevano nutrito speranze. Perché nella loro vita professionale si sono visti scavalcati da dei farabutti, perché nella vita politica sono rappresentati da una classe corrotta, perché vedono incerto il loro futuro e quello dei loro figli. Si chiedono dove sono andati a finire quegli ideali della gioventú, quel compromesso sociale, quella speranza nella crescita economica e nel lavoro per tutti.

Per noi ventenni e trentenni. Perché pensavamo che con un laurea avremmo ottenuto un grande traguardo. Ma anche con un master, con un dottorato, con un Toefl, con un Delf, con un Dele e con mille altri corsi, specializzazioni, diplomi...tutte cose che ci vendono, per farci spendere dei soldi con l'illusione di aprirci chissá quali meravigliose porte del dorato mondo del lavoro....lavoro qualificato, con un buon stipendio, dal lunedí al venerdi, paga di Natale e vacanze pagate...lavoro qualificato che non esiste per tutti.

Ma la frustrazione non si limita solo al lavoro.
La frustrazione permea tutti gli ambiti: devi essere glamour, con un corpo gradevole, con una mente allenata e vivace, seguire le nuove tendenze, andare alle mostre, andare al cinema, leggere almeno un libro al mese, fare sport, conoscere la medicina orientale, viaggiare tantissimo, fare volontariato, fare sesso una volta a settimana come minimo, uscire con gli amici, metter su famiglia, avere una casa da rivista di design, non devi essere banale, devi costruire la tua personalitá e il tuo aspetto giorno per giorno, ma non devi neanche centrarti troppo su stesso perché senza le relazioni sociali non sei nessuno, e quindi devi andare agli aperitii e alle feste, a conferenze e riunioni, a teatro e ai concerti.

Devi avere sempre una meta o un progetto per rispondere alla scomoda domanda " e tu di cosa ti occupi?".

Non ti fermi mai, ma vai realmente da qualche parte?

domenica 25 ottobre 2009

A casa di Marta


In una giornata con una luce perfetta, in un giardino da sogno, ognuno ha portato il suo deserto, il suo cubo, la sua scala e il suo cavallo. E ognuno ha parlato delle proprie tempeste e dei propri fiori.

giovedì 22 ottobre 2009

Mai piú piedi bagnati!



A Siviglia piove in media 10 giorni all'anno. Ma quando piove...le strade e le fognature non sono preparate e si formano pozzanghere che sembrano stagni, scorrono torrenti d'acqua e in certe strade non sai piú dove camminare.

L'altro giorno mi sono beccata ben due scrosci e sono tornata a casa fradicia sia a pranzo che a cena.

Anche stamattina mi sono beccata un bell'acquazzone....ma stavolta avevo ai piedi dei fantastici stivaletti di gomma che mi ha regalato Rafa in occasione delle piogge autunnali!

Sono arrivata in facoltá con i miei piedini caldi e asciutti!

sabato 17 ottobre 2009

Le necessitá primarie?

Tempo
Dormire
Un gatto
Abbracci
Baci
Mangiare
Sesso
Soldi
Ridere
Piangere
Vestirsi
Sole
Pioggia
Cielo
Centro cittá
Campagna
Libri
Film
Musica
Crema per il corpo
Depilazione
Dentifiricio
Spazzolino
Deodorante
Doccia
Carta Igienica
Bicicletta
Internet

Queste sono le cose alle quali farei mooooooooolta fatica a rinunciare. Sono forse troppe le mie necessitá primarie?

giovedì 15 ottobre 2009

Ipazia



C'è un film nelle sale spagnole che si chiama "Agora" ed è la storia di Ipazia, filosofa di grande importanza vissuta ad Alessandria d'Egitto nel IV secolo d.C.
È un film che fa riflettere: Ipazia era una matematica, astronoma e filosofa. Era un personaggio centrale nella mitica biblioteca di Alessandria.

Biblioteca che fu distrutta. E Ipazia fu uccisa da dei "monaci" cristiani, fanatici esaltati dal fatto che il cristianesimo, dopo essere stato poclamato religione dell'Impero Romano, doveva porre fine al paganesimo.

I testi classici furono distrutti. E Ippazia venne lapidata e il suo corpo fatto a pezzi trascinato per tutta la cittá.

Questo film fa riflettere. Nei tempi di crisi, di grandi cambi economici, ideologici e politici succedono sempre fatti cosí gravi. La libertá di pensiero e la diversitá vengono compromessi e la religione di turno diventa fanatismo e violenza.

Peccato che questo film non verrá distribuito in Italia. Sará un caso?

giovedì 1 ottobre 2009

Arropada.

"Arropar" significa rimboccare lenzuoli e coperte.
Quando sei piccolo e la mamma ti mette a nanna ti "arropa", ti rimbocca le coperte cosi tu ti senti protetto e al sicuro. In poche parole ti senti amato.

Quando cresci sentirsi "arropado" è sempre piú complicato. Tutto diventa insicuro, ci sono sempre piú responsabilitá, il lavoro, la realizzazione personale, le distanze geografiche e non solo. L'incertezza di non fare la cosa giusta, di prendere il cammino sbagliato.
Lo sconforto di avere a che fare con persone con le quali non connetti, che non hanno niente in comune con o che non vogliono avere niente a che fare con te.
La finzione, l'ipocrisia, la superficialitá.
Tutti abbiamo a che fare con queste cose vero?

Nel mio caso la mia famiglia e le mie amiche di sempre, sono geograficamente lontane.
Lo so che ci sono sempre, ma a volte, bisognerebbe che fossero qui.

Poco a poco mi sono dovuta costruire un seconda famiglia qui.
E poco a poco, dopo piu di tre anni, mi sono sentita arropada.
Non è come quando si è piccoli, ma almeno senti che ci sono delle persone che si preoccupano veramente per te, che ascoltano veramente quello che dici, che ridono o piangono con te.
E vivi dei momenti in cui pensi " si, adesso mi sento veramente arropada"

giovedì 24 settembre 2009

Incubi ricorrenti

Sto aspettando di sapere il voto finale di Metodos y Tecnicas de la investigacion antropologica, la materia piu importante del corso di laurea di antropologia di ben 14 crediti. Ho fatto l'esame teorico e ho consegnato una tesina di 50 pagine. Il voto finale doveva uscire questa settimana ma è gia venerdi e non è ancora uscito e sono tre notti che faccio lo stesso incubo ricorrente:

Sono nella facoltá e incontro a spicciolate i miei compagni di classe che mi dicono che sono pubblicati i voti in bacheca ma non possono dirmi il mio e ognuno mi spiega dov'è la bacheca e ognuno mi dice in posti diversi.

I corridoi della facolta si spostano stile Harry Potter, tutto diventa un labirinto e io non trovo la maledetta bacheca.

Alla fine la trovo, ma per sapere il mio voto devo risolvere un enigma, una specie di rebus con geroglifici per sapere il mio voto. Alla fine risolvo l'enigma che dice che devo andare a chiedere il voto al mio professore. Quindi vado di corsa nel suo studio e gli chiedo qual'è il mio voto ma lui mi risponde che ho risolto l'enigma troppo tardi!

Io gli chiedo dov'era scritto che c'era un limite di tempo e lui mi dice " ah ma queste cose tu dovresti saperle da sola!" (tipica risposta da professore che ti vuole smerdare)

E quindi anche se avevo preso un bel voto dovevo rifare tutto perche non avevo risolto l'enigma in tempo.

Mah!

martedì 22 settembre 2009

A colazione con l'aristocrazia felina

Se sei residente a Siviglia puoi entrare gratis nei palazzi e nei giardini de los Reales Alcazares.
Puoi avere il lusso di fare colazione in un portico tranquillo in mezzo ai lussureggianti giardini.
Se arrivi presto, verso le 9, di turisti praticamente non ce ne sono ancora. I giardini sono tutti per te.
Puoi incontrare i veri re dei palazzi e i giardini: i pavoni, le papere e i gatti. Sono loro i veri proprietari! E vengono a salutarti e a fare colazione con te! Miao! Sembra di essere dentro gli Aristogatti!



domenica 20 settembre 2009

Le rane vogliono un re!!!

Mi sono ricordata di questa favola di Fedro che lessi da piccola. Com'è valida anche oggi!

"Già sazie le Rane di stare in repubblica,
gracchiarono tanto, che Giove pensò
di dare allo stato la forma monarchica,
e un re tranquillissimo ad esse mandò.

Ma tanto fu il chiasso che egli fece nel discendere dal cielo,
che scapparono le Rane in preda al terror.
Sott'acqua, nel fango, quegl'umidi sudditi
non osano mettere il muso di fuor.

Ma quel che un gigante dapprima credettero
apparve più tardi un re travicello.
Sentendo dell'acqua finito il subbuglio,
or questa, ora quella, le rane, bel bel,

due prima, poi quattro, tremando in principio,
poi dieci si accostano a sua Maestà.
Poi piglian coraggio, si fanno domestiche,
e c'è qualche ardita, che in groppa gli va.

Il re travicello,
non parla, non si agita, pacifico in sé.
Allora i Ranocchi con Giove borbottano,
ché vogliono un re, che faccia da re.

Il re degli Dèi per togliersi il fastidio,
- Prendete, - risponde, e manda la Gru,
che becca, che stuzzica, che infilza, che storpia:
resistere i sudditi non possono più.

Ma Giove, gridando, pon fine agli strepiti:
- Ognuno il governo che merita avrà.
Un re non voleste leale e pacifico
tenete la bestia che addosso vi sta -."

venerdì 18 settembre 2009

La Orla de Antropología - Universidad de Sevilla



In Spagna non ci sono coroncine d'alloro ne papiri, quando ci si laurea, si fa la foto con i compagni di classe della stessa promozione con tunica e cravattino !!! Il colore azzurro è il colore della facoltá di geografia e storia.


giovedì 17 settembre 2009

Il tempo è relativo.

Se ti annoi, il tempo non passa mai. Verissimo.
Se poi devi stare in casa tre mattine di fila perche un muratore e un imbianchino devono cambiare 10 PIASTRELLE e dipingere 6 METRI DI SOFFITTO di bianco, il tempo non passa piu.

1º mattina, ore 8.00: arrivano tutti e due. Guardano la situazione. Vedono cosa c'è da fare.
Escono, tornano, guardano che materiali bisogna comprare, chiamano il padrone di casa, escono, tornano di nuovo.
Se ne vanno alle 12 dopo aver visto la situazione.

2º mattina, ore 8.00: arriva il muratore. Guarda i materiali che deve comprare (ma come???i materiali non li aveva giá guardati ieri? Perche non li ha comprati ieri?) Esce a comprare i materiali. Torna. Non trova le piastrelle uguali. Chiama il padrone di casa. Esce. Compra le piastrelle piu simili possibili. Chiama il padrone di casa. Torna. Inizia a lavorare.

3º mattina, ore 8.00: arriva l'imbianchino. Devo dipingere un soffitto del bagno. "Vado a vedere la situazione" (ancora???). "Vado a comprare i materiali "(ancora???). Esce a comprare i materiali. Torna. Dipinge un soffitto. No guardi che bisogna dipingere anche l'altro bagno. No. Si. No. Si. Chiama il padrone di casa. L'imbianchino esce. Torna. Chiama il padrone di casa. Si. No. Si.
Alla fine dipinge i due soffitti.

Tre mattine per fare due cose che si sarebbero potute fare in una mattina. Ma è cosi solo in Andalusia?

giovedì 10 settembre 2009

Sex and the City

Dopo aver visto ben 2 stagioni di Sex and the City sono arrivata alle seguenti conclusioni:

Lati Positivi:
- la serie da dei momenti di svago.
- alcune scene aneddotiche sono francamente molto divertenti.
- è bella l'idea che le amiche, le vere amiche, alla fine ci sono sempre anche quando tutto va male. Le amiche sono come la famiglia, sono il sostegno emotivo principale. Questo mi piace.
- sono 4 donne economicamente indipendenti che si possono permettere di vivere nella City di New York.

Lati Negativi:
- sono 4 donne economicamente indipendenti (una giornalista, un' avvocato, una gallerista d'arte, una P.R) che possono permettersi di vivere nella City di New York e non fanno altro che pensare alle loro disastrose storie con improbabili uomini che sono veramente dei casi umani stereoptipati.
- Sono 4 amiche che parlano solo di sesso e uomini. Lo so che è una serie, lo so che è fiction, lo so che la serie gira intorno a quello, ma so anche che si possono costruire vari livelli di storie e di personaggi, che pur girando intorno allo stesso tema, affrontano anche tematiche della vita che non siano sempre sesso,matrimonio,sesso, zitellaggine,sesso. Dal punto di vista di trama e situazioni insomma, non è che si siano sforzati un granché.
- alla fine le 4 donne restano degli stereotipi, delle maschere di se stesse. Purtroppo sono abbastanza caricaturali, l'unico personaggio costruito un po' piú decentemente è Carrie, è l'unica alla quale ci si puo affezionare veramente ed è un peccato che le altre restino a livello di macchiette.
- la serie non mi ha preso. Mi ha divertito ma mi ha anche annoiato parecchio. In certi momenti mi ha fatto veramente arrabbiare perche queste donne in carriera superfighe e intelligenti alla fine sembra che si prendano in giro da sole, ripetendosi che sono indipendenti e che si meritano il meglio e poi non fanno altro che correre dietro a sederi e peni, fanno tanto le alternative e poi gli viene la lacrimuccia quando qualcuno si sposa perche alla fine solo inseguono l'agognato supermatrimonio tradizionale con l'uomo che dará un senso alla loro esistenza, per coronare l'ideale romantico della principessa che incontra il suo principe azzurro ( ricco, bello e con un pene di degne dimensioni ovviamente!).

mercoledì 9 settembre 2009

Ricordi di una bella estate.....


Io e Rafa nel Gran Bazar di Istambul

Elias e Irina a Ravenna

Loria astronoma

Cesena

Luca e Silvia




Efeso


martedì 8 settembre 2009

I 5 sessi.

Nel 1843 Levi Suydam, abitante di Salisbury in Connecticut, aveva 23 anni e richiese che gli si riconoscesse il diritto al voto a favore del partito dei Whigs nelle elezioni locali.
La richiesta provocó una valanga di critiche ed obiezioni: si diceva che Suydam era piú donna che uomo (dovranno passare 80 anni prima che le donne possano votare negli Stati Uniti) e quindi non poteva votare.
A quel punto mandarono un medico, William Barry, affinché lo esaminasse.
Barry trovo' un pene, e quindi dichiaró Suydam un votante di sesso maschile.
I Whigs vinsero le elezioni locali con la maggioranza di un voto!
Ma la diagnosi di Barry nel classificare Suydam come uomo, forse fu un po' affrettata.
Si, Suydam aveva un pene. Ma aveva anche le mestruazioni e una vagina.
Le sue caratteristiche fisiche, cosí come la sua organizzazione mentale erano molto piú complesse di quanto pensava.


Emma, anni '30 del Novecento. Era cresciuta come una donna ma aveva il clitoride grande come un pene ed anche una vagina. In questo modo poteva avere relazioni sia con uomini che con donne. Manteneva relazioni con donne, ma a 19 anni si sposó. Il suo sposo non aveva di che lamentarsi, ma Emma non era molto soddifsfatta sessualmente e aveva anche amanti donne. Il dottor H.Young studió il suo caso e affermó che era una persona "molto soddisfatta e felice". A volte Emma desiderava essere un uomo, e quando il dottor Young gli propose un'operazione chirurgica Emma gli rispose: " Lei vuole togliermi la vagina? Non se ne parla.".

Questi sono casi estremi, ma...
Sapete che su 6.000 persone, circa 240 sono intersessuali?
Cosa vuol dire intersessuale?
Niente, vuol dire solamente che nella realtá ci sono piú di 2 sessi. Ci sono immense sfumature e gradazioni di diversitá a livello fisiologico, psicologico e culturale.

Il sesso cromosomico avviene nel momento della fecondazione: XX o XY. Ok, fin qui piu meno tutto chiaro.
Ma poi nei primi mesi della gravidanza si forma il sesso gonadico: utero, testicoli, ovaie, pene....E li noi pensiamo che ci fanno con lo stampino, ma non è per niente cosi. Perché c'è chi nasce con un ovaia e un testicolo, con un clitoride o un pene piu o meno grande. Con il seno piu o meno grande, con l'utero piccolo, senza un ovaio...Insomma le differenze fisiologiche sono tantissime e a volte sconosciute perche sono a livello interno.
Nell'adoscelenza arriva il sesso ormonale: estrogeni e testoterone che attivano il desiderio sessuale, ma verso chi?
Lo decidiamo forse noi?
Ci riconosciamo sempre nei modelli di donna o uomo che ci vengono inculcati?
Perché i sessi devono essere 2? E perché devono essere cosí fissati i ruoli sociali?

Nella tribu degli Mbuti in Africa, la donna puo decidere di essere un uomo e sposarsi con un'altra donna. O di adottare un terzo sesso, totalmente culturale, che nella nostra cultura non puo neanche essere nominato o pensato, perché a noi vengono proposte solo 2 possibilitá: o uomo o donna. Se no, sei un disadattato sociale.

Forse, alla luce della diversitá e complessitá della realtá, che è SEMPRE ricchezza, dovremmo non accettare sempre le categorie come ce le impongono.

lunedì 31 agosto 2009

3 anni di blog

Il tempo passa a una velocitá spasmodica, come direbbe Lord Casco in Spaceballs-Balle Spaziali.
Iniziai a scrivere questo blog nell'agosto del 2007 e tre anni sono ormai passati.

È curioso andare a leggere i vecchi post.
È curioso come la mente sia piena di cassetti che si aprono magicamente grazie a una parola che ricorda una sensazione, un momento, la luce, le persone.

Sono contenta per questo terzo compleanno e sono contenta di condividerlo con chi legge e scrive con me.

venerdì 28 agosto 2009

Con un poco di zucchero la pillola va giu....

Benedetti i granulati effervescenti!
Benedette le pastiglie da sciogliere in acqua!
Alleluja per le compresse masticabili!

Sono totalmente incapace di ingoiare una pillola. E piú passa il tempo, piú faccio fatica.
Se sto mangiando, posso trangugiare bocconi enormi, degni di un Tirannosauro Rex.
Posso ingoiare un cappelleto intero!

Ma se sono pillole...posso metterci anche 10 minuti per mandare giú una maledetta pillola!

Il peggio sono le capsule.

È lo stesso che siano antibiotici, antistaminici, vitamine....se posso li spezzetto su un cucchiaio e li mando giu.
Ma le capsule...a volte le puoi aprire e svuotarne il contenuto su un cucchiaino...ma a volte è proprio scritto sul foglietto che non si puó, che devi ingoiare la maledetta capsula.

E allora almeno 3 bicchieri d'acqua, la capsula che nuota nella bocca, la faringe che si stringe, ediventi sempre piú nervosa, alla fine ce la fai ma hai la sensazione che ti sia rimasta aggrappata alla trachea e allora ancora acqua su acqua.

Ammiro le persone che mandano giú qualunque pillola,addirittura senz'acqua.
Ho visto ingoiare una pastiglia di vitamine di 0,8cm senz'acqua.
Non è il mio caso.
Per fortuna esistono le bustine e le compresse che si sciolgono, anche se purtroppo hanno sempre dei sapori improbabili.

mercoledì 26 agosto 2009

Piccole cose rassicuranti che ritrovo a Siviglia:

- gente in giro a passeggio anche alle due di notte
- la mia vicina Raquel e la sua gatta
- il bar di Pepe
- le amiche dell'Universitá al bar dell'Universitá
- i libri e le foto
- l'armadio con tutti i vestiti, anche se disordinati
- le scarpe, anche se disordinate
- il Mercadona di Plaza de Armas

domenica 23 agosto 2009

Pausa di riflessione.

Un'estate cosi intensa non puo' che portare a una pausa di riflessione.
Tanti viaggi, persone nuove, amici e famigliari dai quali imparare sempre.
Imparare. Ne ho molto da imparare.
Spesso ho la sensazione di non potercela fare, di non spuntarla, perche questo mondo mi sembra impossibile e assurdo ed io non sono né forte né vincente.

mercoledì 29 luglio 2009

la lezione del colore ad olio.

La morale del giorno me la insegnano i colori ad olio.
Sono stupendi, brillanti, vivi.
E' difficilissimo imparare a miscelarli per creare le sfumature che vuoi tu. Hai in mente un colore e ne viene fuori un altro. Magari piu bello di quello che avevi pensato.
E come quando fai dei programmi nella vita. Le cose non sono mai come le avevi pensate. Per fortuna la vita, come i colori ad olio, ti sorprende.

E ci vuole pazienza.
Se vuoi dei colori spessi, materici e densi devi aver pazienza di aspettare. Controlli e ricontrolli che siano asciutti e sembra che non lo saranno mai per non perdere la loro brillantezza, per restare vivi. E intanto pensi e ripensi a che colore accostare e sovrapporre, quando saranno finalmente asciutti.
Pensi e ripensi ma la scelta non sarà mai quella perfetta.

E ti alzi e ti allontani dal tuo umile quadro con quella sensazione che non sarà mai finito.

sabato 25 luglio 2009

Sensazioni proustiane di ricordi e sapori

Rucola in abbondanza
Piadina della Ca de ven e Sangiovese
Pomodori dell'orto di mio babbo
Zucchine dolci per davvero
Forno a legna per cucinare le pizze
Spritz e chinotto

Ogni sapore è una sensazione e allo stesso tempo un ricordo ben definito che ritorna ma in un contesto diverso che bisogna assaporare nel gusto del cambiamento.

giovedì 23 luglio 2009

Strane abitudini alimentari

Da piccola mangiavo la carta.
I miei tipi preferiti erano le pagine del Topolino e la carta che mia mamma usava per fare le paghe in ufficio e mi portava per disegnare. Erano dei fogli a righe con i bordi traforati da strappare. Adoravo strappare i bordi e mangiarli.

La carta del Topolino, sarà perche era stampata a colori, era dolciastra. Ottima.

Un'altra prelibatezza era il Dido: un sapore salato che adoravo e una consistenza, come dire, cristallina. Mi piaceva soprattuto il Dido rosso.

Poi c'era la colla Pritt. Non era male, era dolce ma non mi faceva impazzire. E poi il sapone, ma non era niente di che.

Molto, ma molto meglio era la carta. Mi ricordo di aver fatto fatica a smettere di mangiarla.
Saràa per tutto il piombo ingerito mangiando carta che a 18 anni ho avuto i calcoli?

domenica 19 luglio 2009

Brainstorming

Difficoltà linguistiche
Comunicazione non verbale
Barriere
Difese
Insicurezza
Giudizi morali stupidi
Nostalgia
Affetto
Ritrovare cose
Perderne altre
Non luoghi
Non personaggi
Persone
Non ridurmi a cio che non sono.

La fuoranza is over

Dobbiamo sempre arrivare agli estremi.
Prima l'esagerazione.
Adesso il proibizionismo.

Scusatemi, io so che c'è gente che ne aveva fin sopra i capelli di Marina e dello sballo. Hanno ragione, la situazione era insostenibile.

Però com'è che non si arriva a un compromesso, a una via di mezzo?
Non riusciamo ad andare a ballare al mare e a bere qualche birra senza accoltellamenti, incidenti e violenza?

Insomma a Marina è finita la fuoranza selvaggia. Speriamo che non ci aboliscano anche il divertimento e le risate.

domenica 12 luglio 2009

Playa de Cuesta Maneli










Che paradiso...il primo giorno di vacanza!
Ma ovviamente, al mio ritorno a casa, un guasto idraulico e il bagno allagato!!!! Non si puo mai stare tranquilli!