giovedì 12 febbraio 2009

Lost in translation - impossibilitá di comunicazione

Lavoriamo insieme 6 giorni a settimana su 7.
Loro vivono da anni in Spagna. Da anni.
Tutti i giorni, tutti i santi giorni, vengono in negozio gruppi di turisti giapponesi a comprare.
Il meccanismo è SEMPRE lo stesso.
Sempre.

Ma ci deve essere qualcosa di ontologicamente diverso nella lingua giapponese e nel sistema di idee e organizzazione mentale.

io: "questo gruppo ha tempo libero fino alle sei e mezza?"
collega giapponese: "ti riferisci alle vacanze che dobbiamo prendere in aprile?"
io: .........

io: "questa guida giapponese che viene con il gruppo mi sembra molto seria e maleducata."
collega giapponese: "non è una persona normale. È un pazzo. È un finocchio. Io ho paura quando mi parla."
io: "mah, guarda che i finocchi sono persone normali. Ma tu lo sai che finocchio vuol dire gay?"
collega giapponese: "si si lo so. Ma lo posso capire. Insomma un finocchio non è normale, parla in modo effemminato, ma lo posso capire se porta tante borse."
io: "borse?"
collega giapponese: "si, è gay se porta tante borse."
io: .........

io: " potresti andare in magazzino a cercare una borsa? Ti do il codice e la cerchi e la mettiamo fuori per venderla"
collega giapponese: " si".
Passano 20 minuti. Il magazzino è molto incasinato, magari non trova la borsa.
La collega giapponese torna. Non dice niente.
io: " E la borsa?"
collega giapponese: " ah la borsa, è vero. Ecco perche ero andata nel magazzino!"
io: " Scusa ma allora cosa fatto per 20 minuti?"
collega giapponese: " osservavo le scatole".
io: .........

4 commenti:

Anonimo ha detto...

il mio commento sarebbe l'immagine della marchesini nei promessi sposi in tv quando, nella parte di lucia, si gira verso il pubblico e fa:"aaaaaaaaaaaahhhhhhhh" per lo sgomento....

Anonimo ha detto...

ma è la tua collega o sono tutti i giappi ad essere completamente sconnessi??????????????!!!!!!!!!!!!

flauzia ha detto...

i giapponesi sono abbastanza sconnessi, ma questa mia collega li super tutti!

Laura ha detto...

fantastico! "Osservavo le scatole" potrebbe essere il titolo di un libro...